Buongiorno Sig. Carchidi,
sono un appassionato lettore del suo sito online iacchite.blog
Seguo con attenzione le sue inchieste. Tutte molto critiche verso gli amministratori della nostra città. A volte le ho ritenuto eccessive verso questa amministrazione, ma le devo dare atto che lei ha pienamente ragione.
Sono il proprietario di una micro impresa.
Da tempo ormai siamo alla frutta, certo i danni li ha fatti la precedente amministrazione, ci mancherebbe, ma questa è passivamente immobile. In questi giorni stiamo assistendo a qualcosa di pietoso…
Hanno pensato bene il 27 di novembre di riparare il tratto di strada di piazza Fera che svolta a destra su corso d’Italia. Chiudendo quei 50 metri di strada che sale dall’autostazione dei pullman verso piazza Fera, si è praticamente paralizzata la città.
I lavori, poi, sono iniziati in concomitanza con una previsione meteo di allerta…
Hanno rotto la strada, per poi non poter continuare i lavori per la pioggia (che, lo ripeto, era abbondantemente prevista). Spero finiscano presto, già siamo alla fame da quando hanno distrutto il viale Parco/Mancini, che tutt’ora rimane in uno stato di degrado disarmante.
Basta qualche (intoppo) su via XVII Maggio, oppure su via delle Medaglie d’Oro, che il caos la fa da padrone.
Ma dico: come pretendono i tributi se non lavorando non siamo in condizione di pagare? Tutte quelle parole sul miglioramento della città, che fine hanno fatto? E ne potrei dire tante. Nelle campagne elettorali le promesse si sprecano, ma a volte uno crede che anche una piccola parte mantenuta possa portare un miglioramento.
Ma questi proprio non fanno nulla, se non danni, oppure proprio non riescono a capire come agire. Hanno avuto un mese di novembre praticamente estivo, hanno aspettato proprio la fine del mese a cavallo con il black Friday e il mese di dicembre per paralizzare tutta la città
Ormai non si prova neanche rabbia, ma tanta tanta delusione, poi si lamentano che la gente non va a votare, ma che ci deve andare a fare? Se il livello è sempre lo stesso se non peggio?
Cosenza era una graziosa città, ormai non so che cosa ci sia rimasto, un corso invaso da pizzetterie e barretterie a iosa, una viabilità distrutta, un commercio ormai in coma, un’amministrazione pietosa che si nasconde dietro il dissesto del Comune, come se prima non ci fosse o non lo sapevamo, o magari hanno pensato di trovare dentro il Comune la cassaforte di zio Paperone.
Ma che futuro avrà la nostra città se a chiunque si lascia campo libero per distruggere, e non si ”sprona” a migliorarla?
Un cittadino deluso