dalla pagina FB di Pasquale Motta, giornalista LaCNews24
In queste ore si attende la nomina del nuovo direttore di LaCNews24, il cui metodo di nomina, tra l’altro, è in violazione dell’art. 6 del contratto Areanti Corallo. Le indiscrezioni redazionali sussurrano che il successore del collega Pierpaolo Cambareri, dimissionario da un mese, sarà l’attuale direttore editoriale, consorte del direttore strategico del gruppo Diemmecom-Pubbliemme. Vero o falso? Se la notizia, dovesse rivelarsi vera, sorge spontaneo chiedersi: tale scelta, è frutto di una libera determinazione? La domanda è lecita, considerato che, fino a qualche settimana fa, il giudizio sull’attuale direttore editoriale, non era molto lusinghiero da parte dei vertici dell’azienda editoriale. Cosa è cambiato? Le indiscrezioni ci consegnano le più svariate versioni, ma la prevalente è quella che, sarebbe stato imposto nella sua funzione, dal direttore strategico (convivente del direttore editoriale). Vero o falso?
Qualcosa di vero potrebbe esserci, considerato che, l’editore, non ha mai fatto mistero con nessuno, all’interno del corpo giornalistico, che il suo legame con la direttrice strategica fosse dettato dal rapporto privilegiato che lei intrattiene con l’ex procuratore di Catanzaro. Vero o falso? Lo capiremo nelle prossime ore.
Certo è che, il direttore editoriale, in questi mesi, è andato ben oltre la sua funzione, cercando di condizionare pesantemente la redazione, sia sulla linea politica che sul fronte dell’atteggiamento da tenere sulla cronaca giudiziaria. Se le premesse sono queste, vi lascio immaginare il resto. Buona parte di quelle linee, tra l’altro, sono state ispirate proprio dalla direttrice strategica. Ne è venuta fuori una pericolosa commistione tra interessi economici, lobbistici e giornalismo. Se l’indiscrezione sulla imminente nomina del direttore editoriale a direttore responsabile di tutte le testate fosse vera, dunque, sarebbe lecito interrogarsi sul perché l’azienda editoriale è arrivata a questa scelta. L’ipotesi che l’editore possa subire un’ipoteca di questo tipo, onestamente, mi lascia piuttosto incredulo. Quali problemi potrebbero condizionare e turbare l’azione di uno dei maggiori editori della nostra regione per arrivare a una scelta suicida del genere, giornalisticamente parlando s’intende?
A luglio e qualche giorno fa, su un’autorevole testata calabrese, sono comparsi dei pezzi su determinate vicende. Potrebbero essere questi i motivi che indurrebbero l’azienda editoriale a orientarsi verso tale scelta? Interrogativi, dubbi, domande che potrebbero rivelarsi inquietanti, se fossero confermati dalle decisioni. Tuttavia la convinzione è che, il nostro editore sia lucido e abbia individuato un direttore tra i colleghi cresciuti in redazione, magari uno di quelli che hanno contribuito a costruire la testata lacnews24, piuttosto che, commissariare il network con un corpo estraneo alla redazione. Le voci sono incessanti, si rincorrono, in alcuni casi appaiono paradossali. Un tam tam da corridoio, un pettegolezzo da marciapiede sussurrato negli ambienti giornalistici sarebbe quello secondo il quale, i due maggiori notisti giudiziari (pupilli dell’ex procuratore di Catanzaro) di un autorevole quotidiano calabrese, e che hanno scritto di tutto e di più contro l’editore, sarebbero in transito verso la nostra testata fin da settembre. Obiettivo: la costruzione di un “pool pro ex procuratore di Catanzaro”. Vero o falso? Pettegolezzi… Sicuramente…