Cosenza. Concerto di Capodanno nel centro storico. Nucci: “Il Comune che ci fa concorrenza è ridicolo come la sua… cultura”

di Francesca Canino

Fonte: Stampa Libera

Il nuovo anno è iniziato con una ricorrenza importante per Cosenza: le nozze d’argento del “Concerto di Capodanno nel Centro storico”. Si tratta, in realtà, della ventiquattresima edizione dell’evento, vista la pausa durante l’anno della pandemia, ma gli anni di vita del concerto organizzato da Salotto 12 sono esattamente 25.

Un quarto di secolo in cui la città vecchia si riempie di musica nel primo giorno dell’anno, «una data scomoda – dice Sergio Nucci, ideatore del Concerto – perché il 1° gennaio non si organizzavano eventi in città. Da 25 anni, noi abbiamo sdoganato la data e oggi abbiamo la concorrenza del Comune di Cosenza, che anziché lasciare a noi l’evento si prende la briga di fare un concerto di Capodanno con la propria orchestra, al secondo anno di età. Non nascondo che la definizione di “consolidato appuntamento del Capodanno” usata dal Comune, per il proprio di concerto, lascia un po’ ridere, al pari quasi di Cosenza Città della Cultura, perché se c’è un consolidato appuntamento il primo dell’anno in città quello è il nostro. Noi abbiamo organizzato concerti a rotazione nel Duomo, nel ridotto del Rendano, nel Rendano, poi a San Domenico. Ora siamo tornati nel Duomo e il nostro concerto si svolge la sera fra le 19 e le 20».

Puntualizzazioni dovute quelle di Nucci, che ribadisce di non temere «la concorrenza del Rendano, nonostante soldi e appoggi di cui quella iniziativa può disporre. Appoggi concessi anche da una certa stampa disattenta o, peggio, prezzolata, che pur snobbandoci non può impedire che si arrivi ogni anno agli onori della cronaca per un motivo molto semplice; l’evento non può essere ignorato».
La particolarità del Concerto è il suo svolgimento nel centro storico cosentino e la gratuità, nonostante la manifestazione non riceva fondi pubblici, ma solo aiuti da amici e imprenditori che credono nel progetto.

«Il nostro Concerto – continua Nucci – è stato sempre gratuito, sia quando si svolgeva nelle chiese, sia quando si svolgeva nei teatri. E questo è un appuntamento che ogni anno registra il tutto esaurito. L’anno prossimo ricorreranno i 25 anni effettivi della manifestazione, ci saremo e continueremo ad essere l’unico concerto di Capodanno nel centro storico della nostra città, perché mentre gli altri pensavano ai loro affari, noi eravamo sempre sul campo a offrire questo evento in maniera del tutto gratuita».

«In ultimo, vorrei ringraziare quanti in questi anni hanno fatto parte del progetto, dagli artisti ai conduttori, dagli amministratori ai parroci, dagli sponsor ai giornalisti attenti. E soprattutto dire grazie ai Cosentini che non ci hanno mai tradito».
Anche quest’anno i numeri sono stati soddisfacenti, l’ingresso libero, gli artisti superlativi. Il Duomo di Cosenza ha ospitato cittadini e musiche dedicate alla Pace. La cosentina Sway Band, l’inconfondibile voce di Fabrizia Dragone, la chitarra di Roberto Chiappetta, le tastiere di Pino Baffi e la batteria di Gigi Carbone hanno dato il loro contributo affinché possa finalmente “scoppiare” la Pace. A condurre la serata Francesca Pecora.