Lorica, alla funivia sta tornando il magna magna: il trionfo di vecchi e nuovi figli di papà (e mammà)

Alla funivia di Lorica è tornato il magna magna. Il bando per l’assunzione dei lavoratori stagionali scade il 21 gennaio ma i soliti raccomandati hanno fatto le visite mediche e già dal fine settimana inizieranno a lavorare agli impianti. Tanto chi controlla? Nessuno. L’altopiano della Sila è diventato, da quando governano Ambrogio e la Succurro, zona franca. La procura, pardon il porto delle nebbie di Cosenza è saldamente nelle loro mani: la legge sono… loro.

Tutto è possibile fare senza un minimo di legalità. Le fogne scaricano a cielo aperto da mesi; si asfaltano le strade in pieno inverno e con soldi distratti alla ciclovia del fiume Neto che andavano rendicontati all’Unione Europea entro il 31 dicembre dello scorso anno. Se continuano a lavorare adesso evidentemente non hanno rendicontato o le ditte compiacenti hanno firmato le liberatorie in modo fraudolento. Questa non è truffa ai danni della Unione Europea? Al porto delle nebbie di Cosenza no, è tutto regolare.

Si spendono centinaia di migliaia di euro per consulenti che vengono da Cosenza. All’Ufficio tecnico non c’è più un sangiovannese. Per non parlare di luminarie e missioni.
Il consigliere di opposizione Antonio Barile, già sindaco della città, ha denunciato pubblicamente la Succurro e la sua giunta di non pagare la spazzatura, la pubblica illuminazione, la Sorical…..Tutto caduto nel dimenticatoio!
Il comune di Fiore ormai è diventato come il pozzo di San Patrizio.

Ma torniamo alla funivia di Lorica. Stanno per riprendere servizio il figlio dell’assessore comunale Luigi Foglia (alias ‘a pampina) e il figlio di Vittoria Romano, che si è candidata con Pietro Silletta e poi è passata alla corte dei reali. Lei, poi, ci ha guadagnato il trasferimento al distretto sanitario dal laboratorio d’analisi dove prestava servizio. Si è tolta la reperibilità, i turni e il figlio assunto alla funivia. Che vuoi più dalla vita? Sicuramente vale la pena fare la battaglia sui social per difendere la regina delle capre.
Intanto, sempre nel fine settimana, farà il suo ingresso lavorativo alle dipendenze delle Ferrovie della Calabria, e sempre sugli impianti di Lorica, il figlio di Giovanni Guzzo e fratello della consigliera comunale Noemi, altri due comunisti con il culo degli altri. I figli della gente comune? Devono emigrare. Per loro non c’è posto a San Giovanni in Fiore. Amen.