OCCHIU’, IL MAGO SILVAN TI FA UN BAFFO E I SINDACATI TI FANNO DA… VALLETTE
Ma Occhiuto pensa di essere il mago Silvan e di rabbonirci con le sue chiacchiere sempre più indecenti e le sue promesse da buffone senza vergogna? La molto presunta magia del nostro Mago Roberto Silvan da Cusenza si è superata ieri in uno spettacolo unico con la triplice sindacale nella pietosa veste di vallette o al massimo se preferite in crinoline come le “brutte ballerine” della banda suona il rock di Fossati.
Ieri si è svolto l’incontro tra il sempre più parassita Occhiuto (i pidocchi ci prendono sempre più gusto quando si attaccano alla cute della gente) e i sindacati confederali venduti calabresi sulla statale 106. Ovviamente sollecitato dalla strage dell’Epifania che ha lasciato 4 giovani vittime tra Montauro e Montepaone, a due passi dalla “control room” del pidocchio presidente.
Occhiuto ha tirato fuori il suo repertorio d’annata in un “idaliano” sempre più scadente: “Dopo tan(d)i anni, decenni di parole sulla Statale 106, finalmen(d)e dei fatti perché i 3 miliardi che sono stati stanziati in legge di bilan(g)io e che si prevedeva di spendere in 15 anni Anas ci dice che saranno spesi in cin(g)ue anni a partire dall’anno prossimo…”. E poi ancora, non contento: “In due anni siamo riusciti a trovare tre miliardi per consen(d)ire ad Anas – che fa la strada, perché la strada non la fa la Regione – di realizzare questa strada al fine di evitare che si con(d)inui a chiamare strada della morte. Ci sarà un im(b)atto occu(b)azionale che Anas quan(d)ifica in 1.000-1.500 unità, ma la cosa più im(b)or(d)an(d)e è che si creerà una via di collegamen(d)o civile a quattro corsie nella parte ionica della Calabria”.
Il solito venditore di parole (manco pronunciate in italiano) e di promesse a cui i sindacati, invece di mandarlo a calci a… Cusenza o al limite a Crotone o dalla fidanzata a Messina, hanno espresso il proprio apprezzamento (sic, doppio sic, triplo sic!). Il segretario regionale della Uil Biondo – intimo amico del giornalista preferito della famiglia Occhiuto a Cusenza – invece di inchiodarlo alle proprie responsabilità, ha tuonato: “Bisogna richiamare il Governo alla propria responsabilità per il finanziamento dell’intera tratta per la quale mancano ancora 15 miliardi“. E poi: “Il ponte è un’opera che nessuno mette in discussione ma deve entrare all’interno di un programma che preveda che prima del ponte si intervenga sulle infrastrutture di connessione per la nostra regione”.
Da Sposato della Cgil, il sindacato rosso di.. vergogna, ci saremmo aspettati parole di fuoco. E però prima denuncia che “di fatto, per il completamento dell’opera mancano 15 miliardi, si tratta di un investimento importante”. Poi, invece di chiedere l’utilizzo dei soldi del ponte per la statale diventa un agnellino e constata: “Noi avremmo preferito che il Governo, invece di spendere le risorse sul ponte, fosse intervenuto in questa linea per rispondere alla tragicità che questa strada ormai rappresenta». Ma va?….
Ed è mai possibile che i sindacati non abbiamo posto il problema di Massimo Simonini, Commissario della statale 106 che è indagato dalla procura di Roma per i rapporti amicali con Tommaso Verdini? Non era opportuno chiederne la rimozione da questo incarico così delicato dove si andranno a decidere appalti e spendere milioni di euro?
Eh si, perché è tutta una presa in giro che il governo nazionale con Meloni e Salvini in testa, governo regionale con il pidocchio Occhiuto in primis, Anas e Società dello Stretto hanno messo in piedi sulla pelle della Calabria. I fatti sono ben chiari e scaturiscono dagli impegni a chiacchiere presi da Occhiuto.
La Statale 106 in Calabria va da Sibari a Melito Porto Salvo, vicino Reggio Calabria: sono circa 400 km. Il presidente-pidocchio (o al massimo Pinocchio, che è uguale) è entusiasta perché sono stati trovati 3 miliardi per due lotti di lavori. Il primo da Sibari a Corigliano-Rossano per 30 km. Il secondo per il tratto da Crotone a Catanzaro per 50 km. Totale 80 km su un totale di 400 km. Mancano all’appello le tratte da Corigliano-Rossano a Crotone, 70 km per un costo stimato in quasi 5 miliardi e quello più lungo da Catanzaro a Melito Porto Salvo, circa 250 km, per oltre 10 miliardi. Questi soldi non si sa dove trovarli e dove prenderli e Occhiuto festeggia. Non si capisce bene che cosa c’è da festeggiare.
Va bene, si dirà, l’importante è riprendere i lavori e iniziare l’opera. E qui sta la presa in giro principale. Per i due lotti finanziati, Occhiuto ha dichiarato che inizieranno nel 2025 e finiranno nel 2030. Nessuno dei sindacalisti presenti gli ha obiettato: ma come mai per il Ponte sullo Stretto di cui non c’è ancora il progetto esecutivo, lei insieme al suo collega di minchiate Matteo Salvini, passando da Pietro Ciucci e Società dello Stretto, avete detto che i lavori inizieranno (mmucca liù!) nel 2024?.
Com’è possibile che i lavori per il Ponte sullo Stretto di cui manca ancora il progetto esecutivo parte prima di due lotti di lavori di 80 km, già finanziati e progettati? E’ un mistero. O è una presa per i fondelli l’impegno che i lavori del ponte inizieranno a luglio (e questo lo pensiamo quasi tutti) oppure ve la prendete comoda per la statale 106. E poi ancora, com’è possibile che per il Ponte già sono stati trovati i 12 miliardi per la costruzione compresi la quota della regione Calabria e Sicilia e invece per la Statale 106 ionica non si sa ancora dove trovare i restanti 15 miliardi? Non solo, dalle ultime notizie sembra che sono scomparsi anche i 3,5 miliardi del fondo perequativo destinato agli ospedali e infrastrutture nel Sud.
E com’è possibile che del Ponte già strombazzate la data di apertura dell’opera che avverrà (sempre a chiacchiere) nel 2032 e invece del completamento della maggior parte della Statale ionica ( da Corigliano a Crotone e da Catanzaro a Melito) ad oggi mancano i finanziamenti e forse perfino i progetti?
Ragion per cui abbiamo il paradosso, sempre stando alle parole dei nostri cazzari, che nel 2032 avremo l’apertura del Ponte dello Stretto e la Statale 106 ionica sarà ben lungi dall’essere completata e continueremo a piangere i nostri figli morti su quella maledetta strada. Se avessero un po’ di dignità dovrebbero arrossire tutti, invece di essere soddisfatti e contenti e farsi le foto delle grandi occasioni. In tutte le famiglie normali prima si affrontano le emergenze e poi i sogni o i desideri non urgenti.
Qui, nel Paese dei balocchi che è diventata l’Italia e nella terra dei cachi che è sempre più la Calabria, prima si trovano i soldi per il grande desiderio di Matteo Salvini e delle lobby del suocero e del cognato, il Ponte sullo Stretto, e poi se ci sarà tempo, voglia e possibilità si vedrà di trovare qualche spicciolo per le opere urgenti tipo la Statale 106. Ma questo può avvenire solo in Calabria dove le lobby massomafiose pensano che i nostri problemi si risolvono con il Ponte sullo Stretto – e guai a toccarglielo anche ai sindacalisti penosi come le vallette -, e naturalmente con il Capodanno di Amadeus.
Vedrete che il Ponte sullo Stretto non si farà mai, e noi ce lo auguriamo di cuore. Naturalmente dopo aver speso qualche altro centinaio di milioni per progettazioni, incarichi e consulenze. E la Statale 106 ionica continuerà ad essere un’eterna incompiuta. Intanto, l’unico commento che si può fare è che il mago Silvan a Occhiuto gli fa un… baffo mentre i sindacalisti gli fanno da vallette! Ma quant’è bella la Calabria?