Torniamo alle nefaste vicende che hanno coinvolto il Carrozzone di Bonifica unico allo stato guidato dal fido servo del potere Giovinazzo.
In questi mesi abbiamo assistito alle più becere manovre di Occhiuto e Gallo per impossessarsi di quegli enti clientelari per eccellenza che sono i Consorzi di Bonifica. Il piano è stato sin dall’inizio chiaro, poiché c’erano amministratori di alcuni Consorzi che non rispondevano alle loro clientele ma avevano probabilmente altri padroni politici. Di conseguenza, i nostri eroi hanno deciso che dovevano impossessarsi di tutto il cucuzzaro. Convocano sindacati asserviti, dipendenti loro adepti, organizzazioni agricole compiacenti e danno il via all’operazione.
Assistiamo a scioperi ad oltranza con intervento di amministratori locali e porporati che fanno la loro bella scena e poi spariscono. Il duetto parassita decide che è il momento giusto per arraffare tutto e vara la legge regionale 39/2023 minacciando anche di richiedere la fiducia se non fosse stata approvata: un bluff, fiducia ritirata con tanto di aiuto di Laghi e di una parte di 5stelle nel mentre il longobucchese Bevacqua detto Chiù Chiù biascicava qualcosa che nessuno ha compreso e la figlia di Pinuzzu Gentile, la cinghialessa, esternava la sua approvazione: ci mancavano Capu i liuni e Madame Fifi ed eravamo al completo.
A questo punto partono le nomine dei commissari amici degli amici degli amici per arrivare al 31/12/2023 e bruciare tutti: stato, Inps, fornitori ed ex lavoratori. Nel frattempo con l’aiuto dei commissari amici degli amici fanno incetta di nomine ad altri loro amici aggravando ancora di più la posizione debitoria dei Consorzi.
Non una parola su quanti sono i debiti degli enti consortili disciolti, sullo spreco in stipendi stratosferici e straordinari che nel 2023 (gestioni commissariali) hanno avuto un’impennata da record. Non una parola sul vero motivo delle dimissioni di Borrello, commissario scaricato dai politici e dalla sua stessa organizzazione agricola, la Coldiretti; povero illuso, ci vuole ben altra gente per far fessi ‘sti marpioni. Adesso al 17 gennaio ancora i Consorzi disciolti non hanno commissari liquidatori ma nel frattempo continuano ad arrivare i tributi, i fermi amministrativi e i pignoramenti.
Voglio chiudere con la “fotografia” chiara ed eloquente di tutta questa vicenda.
Ma secondo voi cosa ci facevano gli operai del Consorzio di Bonifica al congresso di Forza Italia che ha incoronato Gallo segretario per acclamazione?
Da destra verso sinistra nella foto si riconoscono: Pesce, consigliere comunale di Cassano, Celiberto, commissario di Forza Italia di Sibari, il terzo, il quarto e il quinto sono operai del Consorzio, al centro vicino Gallo c’è Sofia Maimone, capogruppo di Forza Italia con il marito Guaragna, presidente dei Laghi di Sibari.
Poi c’è Trevino, ex consigliere comunale di Gallo, operaio nel Consorzio insieme ad altri due dipendenti del Consorzio… Insomma, una parte consistente e si presume anche molto influente dei vassalli, dei valvassori e dei valvassini del conte Gallo cedrone. In Calabria siamo in pieno nuovo feudalesimo. C’è bisogno di aggiungere altro?
Da destra verso sinistra nella foto si riconoscono: Pesce, consigliere comunale di Cassano, Celiberto, commissario di Forza Italia di Sibari, il terzo, il quarto e il quinto sono operai del Consorzio, al centro vicino Gallo c’è Sofia Maimone, capogruppo di Forza Italia con il marito Guaragna, presidente dei Laghi di Sibari.
Poi c’è Trevino, ex consigliere comunale di Gallo, operaio nel Consorzio insieme ad altri due dipendenti del Consorzio… Insomma, una parte consistente e si presume anche molto influente dei vassalli, dei valvassori e dei valvassini del conte Gallo cedrone. In Calabria siamo in pieno nuovo feudalesimo. C’è bisogno di aggiungere altro?
Lettera firmata