Giustizia ….. POVERA …. inutile invocarti tu non esisti più. Lettera aperta al mio Consiglio dell’Ordine
Al Procuratore di Castrovillari
Al CNF
Al Ministro della Giustizia e degli Interni
SALVATE I MIEI FASCICOLI
Sono l’avvocato Graziella Algieri, foro di Castrovillari, consegno alla stampa la mia lettera aperta.
Quello che patisco oramai da circa tre anni anni con la responsabilità di tutti quelli che permettono ed hanno permesso questa persecuzione nei miei confronti, denunciata in codice rosso, ma dopo oltre due anni completamente non considerata.
Tutto ebbe inizio il momento in cui ho deciso di assumere una difesa, la più difficile della mia vita, dopo circa 30 anni di professione e trasparente professionalità, credendo ciecamente nella GIUSTIZIA, lenta, molte volte assente ma sempre esistente.
Questo lo credevo tre anni fa ora ho cambiato idea e capirete il perché dopo aver letto questa mia lettera aperta che consegno al ricordo, alla collettività, ai principi esistenti ma violati, alla mia Rappresentanza che faccia rispettare la nostra riservatezza e i nostri fascicoli di studio.
Ho assunto la difesa più difficile della mia vita ma da difensore, da figlia non potevo fare diversamente.
Tre anni fa mia sorella e mia madre hanno patito lo spoglio di tutta la loro società, lo sanno tutti che era mia sorella la concessionaria del marchio Land Rover. Dopo aver subito lo spoglio della società, mia sorella viene anche licenziata dal mio germano, il presidente della Camera di Commercio, per superamento di comporto malattia e abbandonata a se stessa, senza alcun sussidio e con due figli da mantenere insieme ad una madre, una genitrice comune a tutti le parti, la quale come socia della società storica realizzata da mio padre (mattone su mattone, con lacrime e sudore) ne usufruiva come unico sostentamento.
Dovevo decidere se girare le spalle, far finta di nulla, insomma farmi i fatti mie come alcuni hanno fatto, oppure assumere come avvocato la difesa di mia madre e di mia sorella, non avendo neanche più le possibilità economiche per permettersi costosi giudizi, contro i miei germani.
Si è arrivati al punto che dopo aver ottenuto anche un titolo esecutivo per Tfr licenziamento, stipendi non pagati, ancora oggi, il legale rappresentante della società, sempre il presidente della Camera di Commercio, prosegue nella mancata ottemperanza ( tanto in Italia c’è chi può non ottemperare ad un titolo esecutivo e lasciare il credito lavorativo solo mera carta da cestinare).
Di contro a seguito dell’assunzione della mia difesa a favore di mia sorella e della comune genitrice, ho ricevuto un fiume di giudizi e molestie alla mia persona da parte dei miei germani.
Si è iniziato con il molestarmi direttamente in casa – la palazzina dove vivo, dove ho lo studio legale, dove vive il presidente germano e la comune genitrice la quale non è neppure salutata tra le scale da chi dovrebbe essere grato per aver ricevuto come dono semplicemente la vita.
Il primo attacco contro la mia persona inizia da parte del commercialista della società “spogliatrice”, sempre un ulteriore germano fortemente collegato alle attività del presidente.
Un bel sequestro del mio appartamento collocato al piano inferiore del mio studio legale ed archivio, appendice dello studio legale dal 2022, contenente numerosi fascicoli dei mie clienti che nulla c’entrano con le mie vicende personali e con i presunti reati mossi dalla Procura di Castrovillari.
Il sequestro motivato dal PM del Tribunale di Castrovillari per delitto ex art 614 cp “si introduceva illegittimamente all’interno del predetto alloggio occupato dal germano AN costringendo a chiedere ospitalità a terze persone” ed esibiva il germano un contratto di comodato di cui si è dato ampia prova con perizia calligrafica, di mia firma apocrifa.
Con il sequestro dell’appartamento si è bloccata anche la mia attività e violata la riservatezza giacché l’immobile contiene, visibilmente, il mio archivio e i fascicoli del mio studio legale, appendice dello stesso.
Senza preavvisare il mio ordine, senza tutelare la riservatezza e garantire la tutela del segreto professionale, Il PM procede in sequestro prima e un inventario dopo.
Il PM imputa anche il delitto ex art 643 cp, di appropriazione di effetti di un appartamento di mia proprietà, occupato gratuitamente dal mio germano e lasciato nel 2019 con trasloco di ogni effetto e bene.
Nelle more del sequestro dell’immobile, arrivano a tutto spiano il 15 Giugno 2022 sotto lo studio ben tre vetture (due vetture in borghese) dei carabinieri di Corigliano accompagnati dal mio germano, senza alcun provvedimento del magistrato, entrano in irruzione e in borghese e senza tesserino, presentandosi anche come DDA (DDA non era), sino alle porte della mia abitazione e del mio studio legale per un presunto furto in corso, ovvero io stavo rubando dentro casa mia!
Ve la lascio immaginare la scena con clienti in studio, la perdita di immagine subita.
Successivamente, dopo diffide e richieste del mio difensore, finalmente – dopo circa 1 anno – riusciamo a leggere ila Relazione dei CC di Corigliano e del loro operato in borghese accompagnati dal mio germano commercialista i quali nell’ordine di servizio del 15.06.2022 dichiarano: “Giunti al pianerottolo indicato da parte offesa constatavamo che non vi erano evidenti tracce di forzatura/scasso della serratura… la circostanza induceva legittimamente a sospettare come il presunto pericolo di furto che accompagnava la richiesta d’intervento avanzata da AN fosse in realtà un pretesti per ottenere altri fini, quello di constatare il cambio della serratura ovvero di ottenere l’accesso all’appartamento senza ricorrere agli strumenti riservati dalla legge negli specifici casi … omissis …. contestando che in atti non vi era alcun furto o comunque nessun altro reato perseguibile d’ufficio e/o rendesse necessaria la nostra presenza in loco … omissis ….”. Anche tale abuso delle forze dell’ordine, procurato allarme, condurre le autorità in errore, sebbene evidenziati alla Procura con apposita querela è rimasta assopita, ignorata dalla Procura.
In definitiva dall’oggi al domani, qualsiasi soggetto a cui state antipatici e conosce qualche maresciallo, si reca dai Carabinieri dice che in casa vostra c’è un furto perché è casa sua, voi patite irruzione a casa vostra, voi restate con il danno morale e di immagine e chi, invero, ha abusato con un dimostrato procurato allarme, resta indenne da ogni decisione da parte della Procura di Castrovillari.
Come spendere bene i soldi della giustizia e l’operato delle nostre forze dell’ordine!
Ho subito una violazione di domicilio a casa mia e sino alle porte del mio studio da parte dei CC di Corigliano perché qualcuno che li accompagna, il mio germano, ha dichiarato che rubavo a casa mia che una volta ci abitava lui gratuitamente?
Ma proseguiamo, Vi devo raccontare che cosa ha fatto la Procura e il PM dopo il sequestro. Autorizzano ad un inventario – sempre in quella che è casa di mia proprietà e ben visibile archivio legale, appendice dello studio – con la partecipazione del mio germano, della consorte, dell’avvocato del mio germano, dei CC di Corigliano e con espressa esclusione della mia presenza giacché indagata. A nulla è valsa la mia difesa con istanza urgente al PM di poter partecipare all’inventario in casa di mia proprietà evidenziando la presenza dei miei fascicoli legali e l’impedimento dell’esercizio.
In gran parata si sono presentati il mio germano, la sua consorte, il loro difensore, i Carabinieri sempre con più vetture sotto casa e sotto il mio studio (il dispiego delle forze dell’ordine per una vicenda simile ha di inverosimile e mi ha fatto riflettere su come spendiamo i soldi per le nostre forze dell’ordine e la nostra Giustizia, ma il Ministero e il Ministro ne hanno contezza? È il caso di inviare questa lettera aperta ai Ministri per le loro di competenza sui gravi fatti accaduti).
Entrano tutti in parata in casa di mia proprietà con tutto l’archivio del mio studio ben in vista, catasta di fascicoli ancora non archiviati e aperti e mi dicono: “ lei stia fuori …… “, la porta di casa mia si chiude in faccia in attesa di un inventario al quale non ho avuto diritto di presenziare e con il mio archivio legale a disposizione.
Il dolore che ho patito non è immaginabile al PM e nessuno mai potrà restituirmi questi tre anni e la mia salute ora fortemente compromessa da questa persecuzione che dura da circa tre anni e non è bloccata dalle autorità di giustizia, anzi, sostenuta da chi dovrebbe difendere la mia di esistenza, il mio buon nome e la mia di vita, oltre a garantire la riservatezza dei miei fascicoli che oggi rappresentano i fascicoli di tutti gli avvocati italiani.
Di tutto questo la Procura non ha ritenuto, in presenza dei fascicoli dello studio legale, né di avvisare per come dovuto per legge il mio Ordine, né di poter – in contraddittorio – essere presente all’inventario, né di assumere qualsivoglia provvedimento a garanzia della riservatezza. I nomi delle parti difese, i loro documenti, ogni documentazione dello studio legale, tutto a disposizione e ben in vista di terzi senza che i miei clienti, che nulla c’entrano con il mio germano, abbiano goduto del loro sacrosanto diritto alla riservatezza.
Il Tribunale del Riesame di Cosenza con ordinanza del 17.11.2022 n. 140/2022 RGTL, a distanza di oltre un mese di sequestro con tanto di sigilli alla porta ben visibile ai miei clienti e in danno della mia immagine professionale, in godimento dei miei persecutori che gioiscono al danno alla mia professione se penalmente posta alla luce della collettività, così decide: “il riesame è fondato, alla luce degli elementi acquisito deve essere revocato …. Omissis ….. il Giudice deve comunque valutare la base fattuale del singolo caso concreto … omissis —- nel caso di specie, dalla lettura degli atti di indagine difensiva e dalle dichiarazioni si evince che AN avrebbe lasciato l’abitazione sin dal 2019 a seguito di un diverbio familiare e che sin da gennaio 2022 l’immobile era stato svuotato d beni e suppellettili… omissis …. Non esiste, pertanto, il fumus dei reati ipotizzabili potendosi, tra l’altro, presume la buona fede della ricorrente. L’assenza di fumus preclude ogni valutazione in merito alla ricorrenza del periculum in mora.” E si scioglie come neve al sole il sequestro della Procura di Castrovillari!
Rientro finalmente in possesso del mio immobile e in possesso dei mie fascicoli, nel rientrare in quello che è l’appendice del mio studio, rinvengo spostati di ordine e anche all’interno visibilmente rimescolati nella documentazione i fascicoli che si trovano nell’immobile sequestrato.
Chiedo informazione ai CC dei fatti accaduti durante l’inventario effettuato con impedimento alla mia presenza e senza aver chiamato il mio Ordine, senza alcuna misura a garanzia del mio diritto di riservatezza su fascicoli che esulano dal reato contestato, ma dicono e scrivono “di non aver toccato i fascicoli che sono dello studio”.
Nel verbale di sequestro e di inventario i CC di Corigliano nel verbale in atti della Procura così dichiarano: ”Si dà atto che nella stanza salone– soggiorno vi sono custoditi fascicoli legali dello studio Avv. Algieri Graziella”, verbale di sequestro del 27.10.2022 redatto dai CC di Corigliano.
Dunque a perfetta conoscenza della Procura avvisata anche con istanza urgente dalla difesa con la quale si chiedeva anche di partecipare alle operazioni di inventario, istanza rigettata.
Il codice è applicabile solo in parte dalle mie “parti” oppure si ha diritto di garantire a quelle “cartacce” dello studio legale Algieri la dovuta riservatezza? cosa ne pensa la Procura e cosa ne pensano i miei rappresentanti ai quali chiedo formalmente intervento per tutelare non me, la mia tutela è già garantita da bravi ed ottimi difensori, ma le mie “cartacce” di numerosi fascicoli che costituiscono la vita dei miei clienti.
Mi si è spezzato il cuore, non solo per l’inutile parata militare ma anche al pensiero che i fascicoli del mio studio, di persone che ho difeso e con grande riservatezza fossero alla mercè e alla visibilità del mio germano, della consorte, del loro difensore delle autorità senza la presenza del mio Ordine, senza garantire alcuna riservatezza e in assenza di contraddittorio tra le parti che risulta in atti negato dal PM.
Lo stesso PM, dopo il dissequestro ottenuto dal Tribunale del Riesame, rivede la propria posizione e così decide: “L’indagata ha fornito una plausibile ricostruzione dei fatti, che trova conforto nella documentazione dalla stessa depositata; infatti dagli atti del fascicolo e dalle dichiarazioni rese … anche dalla madre di entrambi i contendenti si evince che il denunciante avrebbe lasciato l’abitazione sin dal 2019 a seguito di un diverbio familiare…. Peraltro all’atto del sequestro preventivo la PG operante accertava che all’interno dell’alloggio vi erano custoditi esclusivamente fascicoli legali dell’indagata, le utenze risultavano distaccate ….. omissis ….. sulla scorta di cià sembrerebbe che la querela presentata da AN sia siata finalizzata a predisporre un artificioso rimedio rispetto alla vicenda civile, in quanto portatrice di un interesse personale ad una diversa definizione della medesima vicenda”, richiesta di archiviazione del PM del 20.03.2023.
Dunque la Procura ha accertato “ che all’interno dell’alloggio vi erano custoditi esclusivamente fascicoli legali ….” non gli effetti di AN. ma fascicoli legali la cui riservatezza è stata calpestata già una volta dalla Procura di Castrovillari.
Il Pm finalmente si rende conto della strumentalizzazione che non ha il fine di ottenere qualcosa in sede civile (come ad esempio potrebbe garantire la mera richiesta di un più corretto sequestro civile conservativo, non c’è nulla di penalmente rilevante nelle pretese della presunta parte offesa), ma ha solo l’effetto e il fine ( ben riuscito grazie alla Procura) di molestarmi, di perseguitarmi, di danneggiare la mia professione, la mia vita, per aver osato difendere mia madre e mia sorella.
Pensate che sia finita qui? Ma giammai perché una persecuzione giudiziaria che dura da circa tre anni in modo insistente e continuo la Procura non la vede, nonostante copiosa documentazione e querela presentata, e continuo a subirla sulla mia pelle, sulla mia salute, su quella del mio nucleo famigliare.
Il mio germano commercialista avvia opposizione all’archiviazione ed anche a settembre, con l’ausilio di ottimo difensore, il Tribunale di Castrovillari mette la parola FINE alla vicenda così decidendo il GIP: “Si ritiene, pertanto, che le doglianze delle parti debbano trovare sfogo nella competenze sede civile” , dispone archiviazione.
Pensate che sia finita? Ma giammai! Inizia ad avviare per lo stesso immobile cause civili l’ulteriore mio germano il presidente della Camera di Commercio, giacché a suo parere a causa della cattiva manutenzione degli impianti idrici, piove, addirittura, in casa del Presidente!. E si avvia un ricorso ex art 700, rigettato prontamente dal Giudice Civile che legge con più attenzione di quello penale.
Ricomincia altro giudizio sempre il mio germano Presidente, questa volta accertamento tecnico preventivo per verificare lo stato degli impianti idrici sempre dello stesso immobile e aspettiamo il CTU che venga a visionare questo “ benedetto” immobile già sequestrato, dissequestrato ed ora da accertare .
E’ finita? Ma no.
Il presidente inizia a pretendere un amministratore di condominio costringendo me, mia sorella e mia madre (tre donne che la Procura ha dimenticato), a costituire un condomino presso la palazzina, a fissare assemblee dove il presidente manda in delega un suo avvocato e a creare ogni sorta di disturbo alla mia persona in primis, a seguire a mia sorella e a mia madre (la quota di condominio non si paga, aspettate … l’ascensore di 30 anni non si sostituisce, e la canaletta rotta esternamente non si ripara…… ogni mese assemblee di tale portata con il difensore del Presidente– tutto documentato dai verbali e dalla presenza dell’amministratore).
Ma ora è finita? No, la mia richiesta di aiuto alla Procura di far smettere queste molestie che hanno reso la mia vita a pezzi, l’allontanamento della mia residenza perché temo per me stessa, è rimasta assolutamente inascoltata, codice rosso, verde, giallo che sia, non funziona, almeno, per me!
Voi direte: almeno hai messo un punto al sequestro, annullati dal Tribunale del Riesame, dal giudizio del Tribunale di Castrovillari da parte del GIP S. Falerno che in modo chiaro ed inequivocabile ha deciso sulla esclusione dell’elemento soggettivo e sulla vicenda di natura esclusivamente civile e non penale.
No, si riparte dall’inizio, perché nel nostro sistema anche se per gli stessi reati, sullo stesso immobile già valutati per circa tre anni, non è possibile ritornare in giudizio, la Procura decide di ricominciare tutto nuovamente come prima. Altri tre anni identici.
Questa volta, in data 30.01.2024, arriva la Polizia di Rossano accompagnata sempre dal mio germano il commercialista, dal difensore di quest’ultimo con la pretesa di eseguire un nuovo sequestro e un nuovo inventario pur in presenza di un archivio dello studio legale ben noto alla Procura (leggasi sopra gli atti del PM) e anche questa volta senza avvisare il mio Ordine e senza alcun provvedimento di riservatezza dei fascicoli del mio studio presenti e perfettamente a conoscenza della Procura.
A tutto c’è un limite, il limite è stato travalicato da tutti.
In diretta Facebook ho chiesto, registrando, di telefonare il mio COA al fine di difendere la riservatezza dei miei fascicoli che sono da rispettare, da tutelare. “L’armata in forza” -due vetture della PS e diversi agenti – presentati davanti quella che è casa mia e il mio studio legale (addirittura una delle due vetture della PS ha parcheggiato sopra il marciapiede per essere più visibili, perché alle forze dell’ordine è data facoltà a parcheggiare sopra i marciapiedi, per essere pronti in caso di fuga prontamente a braccarmi? Non mi è chiara ancora la motivazione, forse sarà chiara al PM).
L’organo di Polizia non ha inteso procedere alla telefonata al mio Ordine per tutelare i miei fascicoli già una volta lesi nella loro riservatezza.
Con questa lettera aperta e trasmessa a mezzo pec, chiedo alla Procura di fare il loro lavoro per carità ma con la stessa dedizione dimostrata per questo caso già deciso, di dedicare un po’ del loro prezioso lavoro anche alla persecuzione, allo stalking in corso che sto subendo e presentata da oltre due anni e chiedo di procedere al sequestro tutelando questa volta i fascicoli del mio studio che nulla c’entrano con i fatti contestati.
Chiedo al mio ordine e al CNF di intervenire per fare tutelare i mie fascicoli e questa volta con presa di posizione per far garantire la riservatezza della documentazione legale, già una volta disattesa dalla Procura di Castrovillari che vuole, nuovamente, disattendere
SALVATE I MIE FASCICOLI,
Difendete i mie fascicoli e la riservatezza del mio studio, questa la richiesta al mio Ordine e al CNF, perché sono anche i Vostri di fascicoli, di ogni avvocato che esercita con scrupolo e diligenza. Non lasciate che nuovamente contravvengono alla tutela della riservatezza del mio studio.
Se mi chiedete cosa penso come donna e come avvocato del Codice Rosso, vi rispondo che per la Procura di Castrovillari le donne e il codice rosso – con evidente persecuzione giudiziaria provata documentalmente – , non esistono.
Donne arrangiatevi, non valiamo nulla, come i mie fascicoli che raccontano di vite spezzate che possono essere toccati, visti, palpati, da soggetti terzi senza la dovuta riservatezza che la legge prevede.
Per il merito di questo ennesimo sequestro saranno i Giudici e i Tribunali diversi, verso i quali ancora ho molta fiducia, a riscrivere questi ulteriori anni che nessuno mai potrà cancellare per il dolore e i danni arrecati.
Sarebbe bastato, come scrive il Tribunale del Riesame: “che il giudice valuti, prima di emettere un sequestro, la base fattuale del caso concreto….” Le competenze del giudice civile non possono risolversi davanti al Giudice penale arrecando un grave danno al soggetto indagato che risulta anche un serio professionista, eccetto non si voglia ostinatamente decidere al posto del Giudice Civile!
Corigliano-Rossano, 31.01.2024
Avvocato Graziella Algieri