Cosenza piange la scomparsa di Pino Gallo “Chien-Pho-Than”

Il mondo della politica, dell’arte e della cultura cosentina piange oggi la scomparsa di Pino Gallo, storico attivista della sinistra nella Città dei Bruzi ma non solo. 

Pino Gallo, alias “Chien-Pho-Than”, era nato a Savuto di Cleto il 6 luglio del 1947. E’ stato un protagonista delle lotte del Sessantotto a Cosenza come attivista del P.C. d’Italia Marxista-Leninista, assumendo il nome di battaglia “Chien Pho Than”. Negli anni ’70 ha attivamente partecipato alle iniziative culturali della nascente Arci e del gruppo teatrale “Il Quartiere”. Protagonista del film sperimentale “La Bocca, La Pipa, la Zappa” di Tonino Principe, ha sviluppato il suo impegno artistico poetico e pittorico partecipando al laboratorio di poesia tenutosi a Cosenza. All’impegno artistico ha sempre affiancato quello politico. Nel 1985, candidato come indipendente nella lista del Pci, è stato eletto consigliere della V Circoscrizione.

La sua esperienza politica era stata raccolta in un importante volume, con la prefazione di Giacomo Mancini, intitolato “Il ’68 a Cosenza”, del quale riportiamo di seguito la sinossi.

A Cosenza il Sessantotto ha rappresentato per il movimento operaio e studentesco un periodo di intensa riflessione politica e ideale: un periodo storico che, seppure limitato temporalmente, ha profondamente segnato organizzazioni, partiti, sindacati e quindi l’intera società civile.
In particolare tra i giovani si è espresso il tradizionale impegno per l’affermazione di nuove idealità che si sono collegate alle imponenti lotte politiche, sindacali e culturali che in quegli anni avevano assunto carattere europeo.
Il volume vuole riproporre, grazie anche ad un ricco repertorio di immagini, i sogni e le speranze che a quel tempo fiorivano, le utopie che maturavano e che spesso si sovrapponevano ad una realtà assai più complessa e difficile.
Ampiamente documentata, la fatica di Pino Gallo rappresenta un indubbio contributo alla conoscenza della vicenda politica e culturale di Cosenza e della Calabria.

Fin qui la politica. Ma Pino da sempre si è occupato anche “d’arte”, prima interessandosi della poesia in lingua, poi della saggistica storica, in particolar modo su quella che è stata l’esperienza del movimento giovanile del biennio “68-69”, soffermandosi, inoltre, sulle battaglie quali aborto e divorzio.

La sua esperienza trentennale si è arricchita attraverso la scoperta della pittura, dove la sua ricerca tecnica dell’ornamento, “il ricamo”, ha dato vita, sulla tela, a forme e soggetti che lo hanno reso un vero rappresentante del colore mediterraneo.

Questa tecnica, che lo ha fatto conoscere ad un pubblico raffinato ed amante dell’arte in tutta la provincia e sul territorio regionale, gli ha permesso di raccogliere consensi, critiche e curiosità positive dai mass-media.

Nel 1983 ha pubblicato Parole maledette, Pellegrini Editore; nel 1987 Ombre di tempi, Calabria Letteraria.
Nel 1992. quindi, è uscito il suo primo libro sugli anni del biennio “68 -69”, Cambiare il mondo cambiare la vita, Effe Sette Editore. Che precede di qualche tempo il già citato “Il ’68 a Cosenza”. 
Ha pubblicato anche due libri di poesie L’invisibile è sogno, Progetto 2000, e “U piccatu e’ de lu milu” con poesie in dialetto e il suo secondo libro di saggistica sui giovani sessantottini, Fotogrammi di un’utopia, Progetto 2000.
Pino Gallo ha anche fondato nel 2000, il gruppo pittorico “Tok-Art Cosenza 2000”.