Rossano, le mani di Lapietra e dei Cinghiali anche sul cimitero

Uno dei  motivi che spinge Don Pasquale Lapietra detto “Mollettone” a sponsorizzare la candidatura dell’architetto Ernesto Rapani a sindaco di Rossano è sicuramente la voglia di  mettere le mani sul cimitero comunale, accaparrandosi  la gestione di quello esistente oltre alla costruzione e gestione di quello nuovo, opera  che dovrebbe sorgere su uno dei suoi innumerevoli terreni.

In tempo di crisi per l’edilizia, “Mollettun” ha pensato di andare a caccia di soldi facili oltre che di  futuri consensi elettorali, vista la grande richiesta di loculi nella cittadina bizantina.

L’azione è  partita con una richiesta camuffata sotto forma di Project Financing, che all’atto pratico non è  altro che un modo per sbaragliare la concorrenza (che come tutti sanno non piace a Don Pasquale, dittatore per vocazione).

cimitero-rossano Lapietra gioca sporco, sempre e comunque, visto e considerato che, se il progetto fosse remunerativo per l’ente, lo si dovrebbe bandire con la precedente acquisizione da parte del Comune di Rossano dell’unica area dove edificarlo, ora in mano alla famiglia Lapietra.

Infatti, solo se il terreno venisse preventivamente acquisito dal Comune, l’operazione si tramuterebbe in qualcosa di vantaggioso per la comunità, garantendo a tutti gli ipotetici concorrenti di gareggiare alla pari e non in una gara in cui il proprietario dell’arena è lo stesso torero.

Tonino-e-Pino-GentileMa in città tutti sanno che Don Pasquale e i suoi compari cosentini, compa’ Pinuzzu e il Cinghiale, al secolo Pino e Tonino Gentile, sono abituati a mangiare da soli, e per poterlo fare ora si affidano al fido Ernesto, architetto rampante e col capello al vento (della serie: tamarri si nasce), uomo spregiudicato e già presente sul libro paga dei Cinghiali e di “Mollettone”.

Che tristezza, amiche ed amici di Rossano.