Mentre il presidente della Regione si diverte a fare scadenti e sgrammaticate dirette di facciata (si crede incisivo ma sentirlo “ragliare” è davvero deprimente) sollecitando i commissari di Azienda Zero e delle Asp a trovare una soluzione per iniziare ad attingere alle graduatorie di autisti, infermieri e medici del 118, nel Vibonese il servizio viene demandato a società private.
Si è concluso a dicembre il concorso per i medici che per anni hanno prestato servizio in regime di convenzione, a gennaio quello degli autisti e per ultimo a marzo quello degli infermieri ma nonostante questo si tende a far lavorare i privati nonostante l’acquisto di 60 ambulanze e 40 auto mediche. È fresca la notizia che nel Vibonese a giorni verranno attivate nuove postazioni gestite da privati ovviamente senza medico come: Filadelfia, Vibo, Mongiana e Nicotera, mentre Soriano e Pizzo sono già in mano al privato da gennaio la prima e marzo la seconda. È palese che si vuole arrivare alle elezioni prima di far partire queste graduatorie e che come al solito si usa il tema dell’emergenza-urgenza come campagna elettorale.
Credo che del modello Lombardia Occhiuto abbia appreso solo una cosa, demandare al privato. Non credo ci voglia un matematico a capire che se sommiamo i soldi spesi per i concorsi, per l’acquisto di ambulanze, automediche e il costo del privato ci ritroveremo ben presto con un nuovo commissario alla sanità nominato dal governo a gestire la sanità dei calabresi.
Ci aspettiamo dal governatore non una nuova diretta falsa quanto la sua faccia di culo ma concretezza se veramente vuole far ripartire il nostro servizio di emergenza-urgenza. Con l’estate ormai alle porte non c’è più tempo per aspettare deleghe e delibere. Il personale è ormai stremato con ben oltre 250 ore di straordinario, costretto a fare turni massacranti vista la palese carenza. Spesso vengono negate le ferie per esigenze di servizio privando il personale del recupero psicofisico che è un diritto inviolabile. Tra meno di un mese la nostra popolazione arriverà a raddoppiarsi se non a triplicarsi con l’arrivo dei turisti, cosa sta aspettando il nostro presidente e i commissari a reclutare il personale? Il servizio è già al collasso e come sempre a pagarne le conseguenze è il cittadino che rimane in attesa di risposte concrete per un diritto che è quello della salute.
Lettera firmata








