I miei genitori, tra cui mia madre gravissima invalida al 100% e tutelata dalla legge 104, sono sequestrati e praticamente tenuti in ostaggio in casa loro, e nelle stesse condizioni dei miei genitori ci sono altre 6 famiglie che hanno anziani con tale invalidità – su 12 di tutto il condominio – in queste condizioni.
A seguito di lavori al palazzo deliberati con il superbonus 110% e che dovevano essere conclusi a fine 2023, loro non solo si ritrovano a dover pagare quote perché il general contractor che era stato incaricato non ha portato a termine i lavori, quanto ora non paga i fornitori, tra cui il fornitore che ha ristrutturato l’ascensore, che per tale motivo non rilascia la certificazione affinché i condomini possano utilizzare un bene essenziale. Mia madre, che tra le varie invalidità è anche cieca, non può uscire di casa perché dovrebbe fare 5 piani di scale a piedi, cosa impossibile visto che ha anche il girello che utilizzano le persone con difficoltà di deambulazione. Al sesto piano, poi, c’è una malata di Parkinson gravissima.
Insomma, la situazione è insostenibile e tutto questo per 30.000€. Io ho diverse Pec inviate e di risposta sia da parte della società general contractor Omnia energia spa, che della Otis, società che produce elevatori. La situazione è gravissima e oltre alla denuncia in polizia e guardia di finanza, necessaria perché si è parlato di assegni post datati eccetera, ho bisogno che mia madre e le altre persone possano riavere l’ascensore e permettersi di andare in pronto soccorso qualora ne avessero necessità. Il condominio si trova in via Libero Grassi 41 a Cosenza.
Il presidente di Omnia energia spa non vuole nemmeno chiedere fideiussioni per completare i lavori. Gli ho proposto qualsiasi cosa. Vi prego, datemi voce: siete la mia ultima spiaggia.
Lettera firmata