Regione Calabria. Dipartimento Sanità, ecco come Calabrò passa i dati sensibili ai boss delle cliniche

Questa lettera risale al 10 giugno 2024, poco più di un anno fa. Dentro ci sono le spiegazioni che in tanti stanno cercando in queste ore, all’indomani del blitz della procura di Catanzaro alla Cittadella, e riguardanti il verminaio del Dipartimento Salute-Sanità della Regione Calabria. A partire dal soggetto indicato a dirigente generale, il prode Tommaso Calabrò, che da 20 giorni è finito nel mirino della procura di Catanzaro e della Guardia di Finanza. Buona lettura a tutti. 

Egregio Direttore,

ci rivolgiamo a Lei per rappresentare lo stato di degrado, tangibile da chi che sia, che regna nella struttura del Dirigente Generale, posta al terzo piano della Cittadella Regionale presso il Dipartimento Tutela della Salute.

L’attuale Dirigente Generale Dottor Tommaso Calabrò esimio agronomo, studioso “del paesaggio dell’olivo nella sua evoluzione” (leggi Curriculum), prende ordini dalla signora Aurora Skrame. Tutti si chiedono ma nessuno conosce la provenienza della Signora Aurora. L’esimio agronomo, conoscitore della sanità calabra nella sua evoluzione, ha come segretaria, anch’essa di fiducia, la Signora Manuela Calabria, parente stretta del famosissimo Direttore Generale Fortunato Varone, nipote della mistica Natuzza.

L’esimio agronomo ha altre due super funzionarie regine, che spesso lavorano in smart working, l’Anna Aliconti e la Genovese alle quali sono state assegnate le posizioni dal profilo economico più vantaggioso. Le alte professionalità presenti consentono al Dipartimento Sanità di funzionare alla grandissima: la Skrame assieme alle altre e con le sue conoscenze personali riesce a pianificare, con un sorriso e una carezza all’esimio agronomo, tutta l’attività del Dipartimento.

Il Dirigente Generale della Sanità calabra, felicissimo delle carezze, dei sorrisi e della vicinanza dell’Aurora, consente alla stessa di poter richiedere ed avere dati sensibili afferenti ai vari Settori della Sanità, per poi consegnarli ai propri amici imprenditori privati del ramo sanitario, in anteprima, si presume con l’avallo del Presidente della Regione Calabria, per essere usati per i loro tornaconto e a discapito degli altri imprenditori privati privi di tali preziose informazioni.

L’esimio conoscitore “del paesaggio dell’olivo nella sua evoluzione” utilizza le due Lady scagnozze, l’Aliconti e la Genovese (provenienti, addirittura, dal Centro per l’impiego di Reggio), per acquisire tutte le novità decisionali che bollono in pentola dai due sub commissari: Dr. Esposito e Ing. Fantozzi e del Commissario dell’Azienda Zero Ing. Miserandino, di nome e di fatto, per essere usati per i tornaconto degli amici.

Lettera firmata