Pd Corigliano-Rossano: un non nasconde il tracollo
L’illusione che un consigliere eletto o se preferite un seggio in Consiglio salvi e purifichi la gestione scellerata del Pd a Corigliano-Rossano diventa quasi un esercizio di stile che oscilla tra la facciatosta ed il cinismo politico totalmente prostrato a difendere la propria poltrona.
La storia del percorso che ha portato il Pd di Corigliano-Rossano da Stasi è uguale ad una tappa alpina del Tour de France.
La maggioranza che regge il partito da dopo la festa dell’Unita’ non voleva Stasi. La prova sta nelle candidature. Nessun candidato in quota Tagliaferro. Nessuna candidatura in quota Bevacqua. Non si candida nessuno del direttivo ed alcuni si buttano con la Straface. Luigi Iacino ad esempio come può restare nel direttivo se ha fatto campagna elettorale contro Stasi? E la stessa cosa vale per i vari Teodoro Calabro’, Franco Madeo (non il segretario) piu i componenti del direttivo in loro quota.
Il Pd va con Stasi semplicemente perché Azione lo molla e non riesce a trovare un’alternativa. E solo allora che interviene la Federazione, guidata da un segretario che non ha mai assunto per un secondo la responsabilità del ruolo, e si sceglie Stasi.
In questa baraonda è si un miracolo che si elegga un consigliere ma quali sono i dati concreti? Che un partito che a livello nazionale è al 25% alle Europee, in città prende il 9% (in provincia di Cosenza è al 18%). Alle comunali si crolla sotto il 4% e si è ultimi nella coalizione e terzultimi nel totale.
Si poteva fare di più? Si. Intanto non perdendo un anno in peregrinazioni assurde che hanno portato tutta la parte “Stasi” ad andare via. Li ci sarebbero stati almeno altri 1500 voti. Altri 1500 voti sono andati via con il trio Rosellina Madeo, Quero, Pellegrino. Perché si è permesso questo? Sicuramente perche’ cosi si poteva garantire l’elezione di un candidato del gruppo superstite. Ed ora – da soli mica convocando tutto il partito – si trattera’ l’assessorato con Stasi…
E c’è solo da augurarsi che Stasi non tratti con questo gruppo totalmente inaffidabile. Scelga nell’area Pd ma non accetti di mettersi in casa chi già in passato scappa via se non accontentato.
Ma al netto di questo come può essere positivo il giudizio sul risultato? Come può essere vincente una linea che non ha mai mostrato uno straccio di idea?
L’unica via d’uscita è che il sindaco, anche in prospettiva, scelga di prenderselo il Pd a Corigliano-Rossano azzerando trent’anni di follia politica e costruendo un soggetto autonomo anche dai vari cacicchi longobucchesi che mai lasceranno che cresca una vera alternativa in città.
Un ex tesserato









