“Regione Calabria, assunzioni stagisti e borsisti: la legge non è uguale per tutti. Cari giovani, scappate da questa terra”

Nei giorni scorsi i media di regime hanno dato ampio risalto alla vicenda degli ex stagisti della Regione Calabria, che dopo un’attesa durata 15 anni, hanno potuto sottoscrivere un contratto a tempo indeterminato. Perfezionato, dunque, l’iter che andava avanti da diversi anni, il bacino di 51 lavoratori, finora precari, prenderà servizio nell’azienda Calabria Lavoro, l’ultimo atto prima della sua trasformazione in Arpal.

La sottoscrizione dei contratti è avvenuta in Cittadella alla presenza dell’assessore al Lavoro, Giovanni Calabrese, che ha sottolineato: «È un momento positivo per la Regione Calabria e per il dipartimento lavoro. Dopo mesi di confronto, chiudiamo definitivamente uno dei bacini, già censiti nel dossier del precariato, che è quello degli stagisti-borsisti. Questo è un risultato importantissimo per il governo regionale presieduto dal presidente Roberto Occhiuto che ci aveva dato questo compito sin dal suo insediamento» ha concluso Calabrese. Momenti di vera commozione da parte dei 51 lavoratori al momento della sottoscrizione del contratto. Sulla base dei profili e delle competenza saranno impiegati alle dipendenze dell’azienda…

Fin qui le notizie cosiddette “ufficiali” ovvero le veline della Regione.

Ma chi c’è tra gli stagisti e borsisti? Visto che sono stati assunti con contratto a tempo indeterminato nella Regione come ex precari, mentre un giudice li ha giudicati non precari… con numero protocollo 01938/2014 depositato il 24/11/2014… in base a quale legge sono stati assunti?
Niente contro di loro, ma la legge deve essere uguale per tutti.

Perché ci sono molti precari veri, che hanno pure sulla carta una legge dalla loro parte, la legge 1/2014 Nazionali dei precari, che vengono contrattualizzati con un progetto Co.Co.Co. a 838€ al mese per un anno con un ente della Regione. Nel 2024 per dare gli “accontentini” usano ancora i progetti Co.Co.Co. mantenendo sempre il precariato.Trattati peggio degli animali. Senza poter prendere un giorno di malattia e di ferie.

Stiamo assistendo alla peggiore legislatura regionale degli ultimi anni. Abbiamo persone al potere che ancora una volta pensano solo ai propri interessi mentre ci sono lavoratori che non arrivano a fine mese. Cioè noi abbiamo un diritto, ma ogni volta che si chiede agli assessori o ai consiglieri che fine faremo a marzo, ci dicono che non ci sono i soldi per poterci fare il contratto. Quindi saremo di nuovo disoccupati. Allora chiedo a chi ha le competenze: ma un controllo per capire cosa stanno combinando nella Regione Calabria ,perché non lo effettuate?
Cari giovani, scappate da questa terra… perché solo chi ha il Santo in Paradiso può avere i propri diritti.

Lettera firmata