L’inferno di fuoco che ci attende
dalla pagina FB di Gioacchino Criaco
Senza necessità di capacità divinatorie e con la speranza di sbagliare. Praticamente in Calabria l’inverno non c’è stato: un accenno d’autunno, una lunga primavera e un’estate che si annuncia infinita. Nulla di serio è stato programmato per annientare, limitare, gli incendi. Se, malignamente, si leverà dall’Africa lo scirocco secco, il Simun, sarà un disastro. Tutti o quasi hanno tradito, tutti o quasi abbiamo tradito, chi per tanto, chi per poco chi per nulla, chi per interesse e chi per viltà, chi per arroganza e chi per servilismo. E a voglia a rifiutarla, l’unica parola appropriata è tradimento. Che pure l’incapacità è una sua forma, che assumendo ruoli e funzioni senza ottenere risultati pure si tradisce. Ci trasciniamo verso il danno. Proporzionando le responsabilità, chi sta al vertice ne ha di più. In tema d’incendi si attende il fato. Non ho parti da difendere perché non ho appartenenze politiche, e non ci sono parti, presenti o passate, difendibili.
A valutare l’ultima parte in 1+3 anni di governo regionale, nel silenzio assoluto delle opposizioni, rimane un accordo, pagato, aereo nei pro, e una sfilza di contro, con un appoggio a una disastrosa autonomia differenziata rinnegato a traguardo, negativo, raggiunto. In genere a chi si permette di criticare, pur non avendo alcun ruolo se non quello di semplice scrivente si obietta: “eh, ma tu cosa proponi?”. Potrei dire non avendo candidature né dietro né davanti “nulla”.
Ma visto il niente sul campo anche noi incompetenti potremmo passare per scienziati.
Avrei provato, leggi permettendo, a costituire un assessorato alla prevenzione degli incendi in Regione, con competenza esclusiva su Calabria Verde e sul Consorzio Unico. Avrei provato a costituire in ogni Comune un assessorato dedicato. Avrei assunto, anche in forma stagionale, personale per la prevenzione e l’intervento. Avrei diviso il territorio in microaree, delineando responsabilità specifiche. Avrei integrato guide e pastori. Avrei costituito comitati permanenti con dentro camminatori, guide, pastori, studiosi, chiunque potesse anche lontanamente essere utile. Avrei costruito piccoli invasi nelle microaree e dotato il personale degli strumenti necessari. Tutto comunque meno costoso degli interventi ex post. Avrei fatto il giro delle scuole a dire ai ragazzi cos’è il tradimento e chi sono i traditori… avrei tentato di tutto, non sarei rimasto a sperare nel fato e nella pioggia.
La foto è di Videocufari Franco Cufari