«Torna regolare la circolazione». L’annuncio di Trenitalia è arrivato ieri, a chiudere quasi tre settimane di enormi disagi. L’Italia tagliata in due, Calabria e Sicilia chiamate a pagare in misura maggiore le conseguenze di un deragliamento. Finalmente si torna a viaggiare su entrambi i binari della linea Battipaglia-Sapri, a seguito dei lavori svolti da Rfi per la rimozione dei carri e dei container sviati. «Per far fronte all’interruzione dovuta ai lavori», Trenitalia ricorda di aver attivato «un servizio di bus sostitutivi sia per i treni a lunga percorrenza sia per quelli regionali, così da assicurare i collegamenti». Ma è stato un calvario, in pieno esodo estivo. E le scintille dai passeggeri, costretti a enormi disagi o persino a riprogrammare i viaggi, sono arrivate inevitabilmente in Parlamento. A Montecitorio, infatti, è andato in scena un vicace botta e risposta tra il Movimento 5 Stelle e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, nonché leader della Lega, Matteo Salvini.
«I numerosi incidenti accaduti nel nostro Paese in questi mesi mostrano con particolare evidenza che il percorso necessario è rappresentato dalle tante piccole e medie opere che capillarmente possono unire i territori, mettere in sicurezza i lavoratori del settore ferroviario e al contempo garantire gli standard europei a tutti i viaggiatori», hanno messo nero su bianco in un’interpellanza i deputati Balduino, Scutellà, Iaria, Orrico e Tucci rimarcando che l’ultimo caso «si è verificato nel periodo di maggior flusso turistico per le regioni meridionali, creando una serie di difficoltà a turisti e residenti, in un territorio che già sconta un gap infrastrutturale storico, isolando di fatto la Calabria dal sistema nazionale del trasporto su ferro, come già accade con quello europeo». E poi via con le critiche sulla strategia generale, con riferimento ad alta velocità e ponte sullo Stretto. “Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha bloccato il progetto dell’alta velocità Praia-Tarsia compromettendo anche lo sviluppo del porto di Gioia Tauro, senza un valido progetto alternativo di potenziamento. Nel documento di economia e finanza 2023, questo esecutivo ha previsto un nuovo impegno dello Stato sull’attraversamento stabile dello Stretto di Messina per mezzo di un progetto accantonato dal 2011 per la sua insostenibilità finanziaria. ambientale e sociale. Una rilevante quota della programmazione 2021-2027 del Fsc per le Regioni Sicilia e Calabria è stata arbitrariamente impegnata dall’esecutivo per sopportare il costo dell’opera – attualmente ancora non definito – come anche la sua stessa fattibilità, tanto da portare il Ministero a procedere al progetto per fasi costruttive…£.