Non bastavano la crisi idrica che attanaglia la città di Reggio e l’Sos rifiuti lanciato da interi quartieri cittadini. Ad Arghillà scoppia l’emergenza igienico-sanitaria. Così, dopo l’ennesima denuncia, i residenti del popoloso rione collinare a Nord del capoluogo scenderanno in piazza Italia oggi martedì 6 agosto alle 18 per portare sotto le finestre dei palazzi istituzionali cittadini l’esasperazione di centinaia di nuclei familiari in lotta da tempo con le disfunzioni gestionali dell’amministrazione della res publica.
La protesta degli abitanti di Arghillà è organizzata dal gruppo civico “Noi siamo Arghillà – La Rinascita” per denunciare la grave emergenza sanitaria che sta affliggendo il quartiere. I roghi incontrollati appiccati nelle discariche a cielo aperto stanno devastando l’area, sprigionando diossine e fumi tossici, mentre carcasse di macchine bruciano, contribuendo ulteriormente all’inquinamento ambientale.
Nonostante le reiterate segnalazioni e l’attenzione ricevuta da parte delle istituzioni, non si è registrato alcun intervento. Neppure dopo la scoperta di amianto tra i rifiuti, le autorità hanno adottato le idonee e urgenti misure richieste.
E contestualmente il gruppo civico lancia un appello a tutta la cittadinanza: «Unitevi a noi in questa battaglia per la vita, la salute e il futuro non solo del nostro quartiere, ma anche di tutte le periferie che affrontano situazioni di degrado. La partecipazione di ciascuno è fondamentale, poiché questa lotta non riguarda solo i residenti di Arghillà, ma l’intera comunità. È cruciale far sentire la nostra voce; solo insieme possiamo davvero fare la differenza». Appello accolto già da altri comitati di quartiere che vivono le medesime criticità.
Di recente “La Rinascita” era stata sentita in commissione Controllo e Garanzia del Comune, al termine della seduta il presidente dell’organo consiliare, Massimo Ripepi, aveva inviato una lettera al prefetto Clara Vaccaro, per segnalare la grave emergenza igienico-sanitaria che sta colpendo Arghillà, ma anche i rioni di Modena e Mortara, chiedendo un intervento urgente e l’istituzione di un comitato tecnico istituzionale.
«La situazione critica richiede un intervento immediato e coordinato delle autorità competenti, tra cui il sindaco, la Città Metropolitana, la Regione Calabria e gli enti responsabili della gestione dei rifiuti e della tutela della salute pubblica – aveva dichiarato il consigliere comunale d’opposizione –. I sopralluoghi da me effettuati in queste zone ed il contatto diretto con i cittadini residenti hanno confermato tali preoccupazioni, mostrando un quadro di degrado e abbandono che mette seriamente a repentaglio la salute pubblica. Oltre ai rifiuti ordinari, la presenza di eternit e altri rifiuti speciali richiede un’attenzione e una gestione immediata e specializzata per garantire la sicurezza degli abitanti».









