“Messina ha diritto all’acqua e non vuole il Ponte”

MESSINA HA DIRITTO ALL’ACQUA E NON VUOLE IL PONTE

dalla pagina FB di Invece del Ponte

Messina è assetata come non mai ed allora la propaganda del ponte si getta sull’osso, strombazzando che con l’opera – implicitamente, solo con essa – la città potrà risolvere tutti i suoi guai.
La propaganda stravolge la realtà. Per il suo impatto potenziale sull’approvvigionamento idrico cittadino la costruzione del ponte toglierebbe al contrario acqua dal rubinetto ai messinesi. Solo per i 330 mila mc di calcestruzzo necessari per i blocchi di ancoraggio a Granatari servirebbero 39 milioni di litri d’acqua. Per il Comune il progetto del ponte esprime “richiesta idrica all’AMAM di oltre 43 litri/secondo e la costruzione di nuovi pozzi in aree già interessate da opere ci captazione dell’acqua” (quindi in competizione con l’uso urbano della risorsa), causando “diminuzione della produttività di AMAM”; inoltre il cantiere prevede di smaltire le acque di scarico tramite “l’utilizzo delle condotte AMAM”. Altro che soluzione, WeBuild è candidata a diventare la più grave minaccia al già complicato futuro idrico di Messina.

Questo quanto dichiarato in Commissione ponte proprio dai tecnici del Comune di Messina lo scorso 23 maggio: “Molti problemi investono il consumo dell’acqua. I cantieri andrebbero a intercettare molte zone in cui c’è presenza di acqua, con alcuni pozzi dell’AMAM. Il che significa che questi pozzi o dovranno essere eliminati, o si asciugheranno o si ridurranno. Con la penuria di acqua che abbiamo servirebbero altri pozzi per i cantieri che andrebbero comunque a intaccare le riserve d’acqua della città. Ci sarebbe la diminuzione della nostra acqua, del nostro acquedotto”.

È semplicemente indegno sfruttare la sete dei messinesi per rifarsi l’immagine e promettere di dare acqua a piacimento alla città. Indecentemente si dice oggi che WeBuild finanzierebbe “almeno un paio” di interventi: briciole dopo aver tolto il pane.
Ha tutto il sapore di un ignobile ricatto: “Fateci fare il ponte e noi vi elargiamo qualche spicciolo per la vostra sete”!
Il ponte non ha nulla a che vedere coi diritti dei cittadini ed ogni sciacallaggio sul punto deve essere prontamente respinto dagli abitanti del territorio e dalle rappresentanze istituzionali e politiche.