Reggio, niente chioschi per l’estate 2024. Imprenditori amareggiati: “Da settimane tutto fermo”

Reggio Calabria c’è il protocollo movida…ma manca la movida. Nelle scorse settimane, firmato in Prefettura il documento sperimentale voluto dall’amministrazione comunale insieme al Prefetto di Reggio Calabria Clara Vaccaro e firmato di concerto con la Camera di Commercio del presidente Ninni Tramontana, Confcommercio col presidente Lorenzo Labate e Confesercenti col presidente Claudio Aloisio.

“La nostra idea è restituire il lungomare alle famiglie, ai cittadini e ai turisti – aveva precisato in quella circostanza il sindaco Falcomata – quello che è successo in passato non ci va più bene, soprattutto in un momento storico di grandi afflussi turistici e grandi ritorni in città. Si può lavorare in sinergia senza limitare le libertà altrui: questo è l’obiettivo che ci siamo preposti rispetto ai temi di sicurezza e ripristino legalità”, le parole del primo cittadino.

Se il proposito di restituire la Via marina bassa e contrastare gli episodi di violenza e di disagio legati ai minorenni in stato di ebbrezza è stato senza dubbio raggiunto, lo si è fatto però a discapito di una presenza decisamente inferiore. Rispetto agli anni scorsi infatti, nonostante l’impulso assicurato dai voli Ryanair, le presenze serali e notturne sul lungomare reggino sono oggettivamente calate. Tanti i reggini che hanno scelto mete diverse nelle vicinanze, ad esempio Palmi e Cannitello, per vivere la movida,

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Seppur non rappresentano il cuore del problema, ad influire sul calo di presenze anche i 3 chioschi chiusi sul lungomare Falcomatà, a dispetto dell’unico aperto complice una concessione già attiva. Nei mesi scorsi era arrivata da Palazzo San Giorgio l’assegnazione dei gazebo: tempi tecnici, intoppi burocratici e ricorsi da parte di società partecipanti al bando hanno causato ritardi in una situazione già partita oltre tempo massimo, considerato che l’assegnazione è avvenuta a estate in corso.

“Non sentiamo nessuno dell’amministrazione comunale ormai da settimane. Purtroppo, non siamo ancora riusciti a entrare materialmente all’interno dei gazebo, così da iniziare i lavori di riqualificazione”, affermano amareggiati gli imprenditori aggiudicatari. Lavori che, a dispetto delle piccole dimensioni delle strutture, non saranno di breve durata, considerato il pessimo stato attuale dei gazebo e tutti gli interventi da realizzare riguardanti gli impianti e gli allacci.

Era un forte sospetto ormai da settimane, adesso è diventata una certezza. I chioschi per l’estate 2024 rimarranno purtroppo chiusi, collaborando a restituire l’immagine di una Via marina più spenta rispetto agli anni precedenti. Da ricordare che la durata della concessione sarà di sei anni e il periodo di apertura dei chioschi sarà di 12 mesi, con una eventuale sospensione per 30 giorni, anche consecutivi, che dovranno essere comunicati all’amministrazione comunale.

Durata della concessione che a questo punto diventa ancora più importante, considerato che la prima estate è andata in fumo. Altrimenti, in caso di assegnazione annuale, sarebbe stato tutto inutile. Se tutto andrà bene, i chioschi potranno riaprire durante l’autunno, seppur con l’arrivo successivo dell’inverno, la Via marina bassa non sarà certamente tra le mete più battute da reggini e turisti.

In caso contrario, l’appuntamento è con la primavera-estate 2025, quando si spera che non soltanto i chioschi ma anche altri luoghi e strutture importanti per incentivare il turismo (a partire dal Lido Comunale, senza dimenticare il Parco Lineare Sud) possano essere pronti e in bella veste, già all’inizio della stagione. Fonte: CityNow