A quasi 96 ore dalla tragica morte di Ilaria Mirabelli, la famiglia della giovane cosentina, il cui corpo senza vita è stato ritrovato in Sila alle porte di Lorica, non ha rinunciato alla verità, che a suo giudizio non è quella dell’incidente “autonomo” comunicato dall’Anas alle 19,30 di domenica scorsa. Una versione che coincide con quella dell’uomo che era con lei, Mario Molinari, dipendente della Provincia di Cosenza (con il quale si frequentava da pochi mesi) ma che evidentemente non convince i familiari di Ilaria Mirabelli, che hanno nominato un consulente, il medico legale Maurizio Chimenz, e l’avvocato Guido Siciliano.
Nella giornata di ieri abbiamo contattato l’avvocato Guido Siciliano, al quale abbiamo chiesto lumi su una vicenda che ha lasciato sgomenta la comunità cosentina. “Stiamo svolgendo una serie di accurate indagini difensive per accertare la verità – ci ha riferito il legale -. Ci siamo confrontati con il medico legale nominato dalla procura per l’autopsia, abbiamo chiesto l’accesso ai dati che emergono dall’esame dell’autovettura, che al momento è sotto sequestro e abbiamo richiesto anche un accertamento tecnico sulla dinamica del presunto incidente con un consulente della procura”.
Gli chiediamo se ha avuto modo di parlare con la pm Donatella Donato della procura di Cosenza, che a quanto pare è il magistrato incaricato di seguire il caso e la risposta è abbastanza disarmante: “Purtroppo ancora non siamo riusciti a parlare con lei… è in ferie!”. Sì, la dottoressa Donatella Donato pare sia ancora in ferie e non ha ritenuto di interromperle per indagare su un caso che – ci permettiamo sommessamente di sottolinearlo – è di grandissima importanza, ma evidentemente non per lei e per i suoi superiori.
L’avvocato Siciliano ci chiarisce anche un altro tassello controverso della vicenda ovvero l’orario nel quale sarebbe avvenuto l’incidente: “Dalle 14 alle 15,30” risponde in maniera perentoria il legale. Resta quindi da capire come mai l’Anas abbia informato i media dell’accaduto solo alle 19,30 ma soprattutto quando sono arrivati i soccorsi, chi li ha chiamati e come le forze dell’ordine abbiano effettuato i rilievi sul posto, aspetti sui quali l’avvocato Siciliano ha assicurato la famiglia Mirabelli che farà tutto quello che è possibile per appurarlo.
Ma è chiaro che l’aspetto più importante sul quale si è soffermata la nostra chiacchierata con l’avvocato Siciliano ha riguardato l’autopsia eseguita lunedì scorso sul corpo di Ilaria Mirabelli, alla quale ha partecipato anche il consulente della famiglia della sfortunata giovane. L’avvocato ci ha riferito testualmente: “Ci sono tre gravi lesioni interne in tre punti diversi: il corpo di Ilaria sta parlando”. Una frase netta e che non ha bisogno di particolari commenti. E’ del tutto evidente che queste lesioni interne riscontrate dall’esame autoptico non coincidano per niente con le ipotesi di incidente “autonomo” che sono state finora espresse sulla vicenda. “Il medico legale ritiene che le lesioni interne trovate sul corpo di Ilaria necessitino di approfondimenti e anche lui ovviamente riferisce che in questi casi il corpo parli meglio di qualsiasi altro accertamento”.
La sensazione è che certamente la famiglia di Ilaria voglia la verità su quanto è accaduto in Sila domenica pomeriggio ma anche che la procura di Cosenza, tanto per cambiare, stia perdendo tempo con la consueta sciatteria e con un disinteresse disarmante, reso imbarazzante in modo particolare dalle… ferie della pm titolare del caso. Ma iniziano ad emergere anche una serie di incongruenze e di omissioni da parte di carabinieri e poliziotti che sono intervenuti a vario titolo sul posto. Continueremo a occuparci della morte di Ilaria Mirabelli e come sempre non faremo sconti a nessuno.









