Seguo con interesse la vostra crociata informativa nei confronti di quel circo Barnum che è la Calabria Film Commission. Un’accolita di rinomati faccendieri oggi di sinistra domani di destra e dopodomani non si sa, che serve soprattutto ad evitare i “cavilli burocratici” in cui necessariamente incappa la Regione per destinare cifre a questo o a quel compare di turno che altrimenti sarebbe difficile attribuire.
Finalmente sul sito della Calabria Film Commission, dopo anni di silenzio, sono di recente magicamente apparsi i curriculum vitae dei beneficiati di turno anche se ancora non appare come dovrebbe la lista completa dell’albo delle competenze, quella per essere chiari da cui scegliere… forse perché i presenti hanno di gran lunga un curriculum più scarso degli esclusi?! Chissà.
Diciamoci la verità, durante il caldo delle vacanze estive, anche e soprattutto a causa della vostra insistenza, hanno finalmente pubblicato l’elenco dei beneficiati di turno giacché per legge la trasparenza prevede questo. Che si conoscano nomi, curriculum vitae e impegno economico giacché costoro sono pagati a spese nostre, campano grazie a noi… dunque almeno questo ci devono giacché è solo grazie ai soldi dei contribuenti cioè i nostri che gente senza né arte né parte come costoro riesce a vivere dato che un lavoro vero non sanno neanche cosa sia, e un ruolo sociale manco a parlarne.
Un esercito di consulenti a vigna con a capo… Vigna! Un nome, una garanzia. Vi raccomando di leggere con attenzione i curricula. Le risate sono assicurate. Roba da scompisciarsi. Una girandola di nomi con scarse competenze, un fritto misto di nani e ballerine. Si va da quello di Fulco Augusto Ruffo di Calabria, che a leggerlo è tutto uno spasso, scritto con la maiuscola che più non si può per prendere spazio, altro che il Buffo di Calabria di Albanese,,, a chi ha un passato di skipper e ha lavorato sulle navi da crociera e quindi su questa barca che è la Calabria Film Commission, vengono riconosciute le competenze per salire, tanto finché la barca va lasciala andare….
Tralasciamo per carità cristiana i soliti Luca Ardenti (il padre Piero ormai si rivolta da anni nella tomba), Alessandro Russo (in quota Orsomarcio), e Giampaolo Calabrese (famigerato nipote del Gattopardo ex procuratore capo di Cosenza) a cui si aggiungono anche le consulenze legali di Giovanni Quintieri (quoque tu…) e della leghista Franceschina Bufano, che dopo l’esperienza come capo di gabinetto della presidenza Spirlì in qualche modo doveva essere accasata. E tralasciamo quanto ci costano a cranio costoro giacché è tutto sul sito e quattro conti sappiamo farli tutti. Uno spreco e una vergogna senza fine. Tanto chissenefrega se gli ospedali sono al collasso. Si va dai 60 mila all’anno per Calabrese e Ardenti ai 48 di Alessandro Russo giusto per dare qualche numero. Del resto le competenze sono queste in Calabria se vuoi lavorare alla Film Commission di Robertino & co. E infatti i risultati scadenti sono sotto gli occhi di tutti…Frattanto quello che sembrava essere sparito dai radar ovvero il sarto Anton Giulio Grande, non è stato rimpiazzato ma è stato riconfermato. Perché? Ma perché per il concorso si erano presentati soggetti addirittura peggio… di lui. Chi sono anzi chi erano? Ve lo diciamo alla prossima puntata.
Lettera firmata