Amantea. La colpa viene dal passato. Il sindaco soffre di una strana sindrome
L’estate è terminata e il dibattito politico riprende forma in Città. La pausa estiva è servita a ritrovare un dialogo, forse, tra le forze democratiche di Amantea unite dal comune sentimento di amore e partecipazione verso l’attività amministrativa e politica di Amantea, ormai ferma al palo per colpa della politica becera portata avanti da un sindaco che non svolge nemmeno le funzioni base di amministratore.
Questo dialogo però permette anche ai cittadini di farsi una propria idea sulla politica portata avanti da questa amministrazione giunta finalmente alle ultime battute, perché ormai la Città è stanca, i commercianti sono stanchi ed il popolo non vuole più sentire parlare di scuse su scuse, del passato, degli errori e della “sfortuna” che attanaglia questa accozzaglia elettorale.
Amantea non vuole più sentire i monologhi del sindaco che piange sempre miseria, mentre i suoi assessori si dilettano di qua e di là a raccontare barzellette ai cittadini. Ormai, il leit motiv di questa amministrazione è così anacronistico che nemmeno i consiglieri riescono a crederci più (ecco perché già tre si sono dimessi). “La colpa è del passato” racconta il facente funzioni. Un passato ad Amantea che è stato deleterio, e la città ha scelto la lista Neapolis proprio per rompere con il passato, ma qualcosa non torna.
Il “sindachiello” (è un appellativo che vuole omaggiare il suo lato partenope) ha improntato la sua campagna elettorale, giustamente vista la sua furbizia, raccontando che i problemi della città vengono dal passato e come tale Lui si è assunto una responsabilità “Non faremo gli errori del passato, noi rispetteremo la città”. Bene, ma così non sembra. Aveva detto che il Comune era aperto a tutti i cittadini per discutere dei problemi, ma così non è e pare che addirittura abbia annullato i giorni di ricevimento pubblico per lui e la sua squadra. Aveva detto che mai avrebbero portato risentimento a chi avrebbe scelto la lista avversaria, ma così non è e pare che scelga lui la priorità degli interventi in base a quale elettore è coinvolto.
Aveva detto che avrebbe tenuto un rendiconto mensile dell’attività assessorile davanti alla Città, ma così non è. Aveva detto che avrebbe tenuto ogni sei mesi un evento pubblico dove interessare la città di cosa aveva fatto come amministrazione, ma mai visto nemmeno camminare in Città. Aveva detto che mai avrebbe proferito offesa gratuita a chicchessia ma così non sembra, visto che appella ogni elettore dissidente o richiedente qualche diritto come attributo sessuale maschile al singolare.
Aveva detto soprattutto una cosa, che lui con la lista Cambiamo Rotta non avrebbe nulla a che vedere. La Lista Cambiamo Rotta con il candidato sindaco Socievole ha condotto una campagna elettorale bocciata sonoramente dagli elettori perché proveniva dalle logiche passate, bocciata perché il programma elettorale era di scarsa qualità, bocciata perché la Città aveva scelto una nuova via. Gli scontri politici, in campagna elettorale, hanno visto le due liste contrapposte su principi fondamentali, su metodi e progetti diversi tra loro e nessun aspetto in comune, ovvero erano due programmi opposti.
Bene, ma ad oggi, perché il “sindachiello” apre alla lista Cambiamo Rotta? Perché oggi si sono uniti? Perché Cambiamo Rotta non si assume la responsabilità di entrare in maggioranza e quindi assumersi la responsabilità politica dell’amministrazione anziché fare da stampella per garantire i voti alla maggioranza? Perché la lista Neapolis, oggi, osanna il Socievole dopo che in campagna elettorale ha descritto lo stesso come un rappresentante della politica corrotta di Amantea? Perché il “sindachiello” non spiega alla città la situazione? Perché il “sindachiello” non parla più di Campora San Giovanni come il nemico giurato della Città di Amantea? I motivi di questo silenzio possono rintracciarsi forse in qualche accordo personale tra i due candidati? Accordo a vantaggio di cosa? Politiche urbanistiche? Il Porto di Amantea? L’Area Pip di Amantea? Le prossime assunzioni in Comune (sempre se l’assessore Vespa Club è in grado di produrre correttamente la procedura visti gli orrori recenti)? Soprattutto una domanda: come fa Socievole oggi a giustificare il suo sostegno all’Amministrazione nella sua Campora San Giovanni? Comunque, il “sindachiello” soffre di una sindrome, ed il referto è chiaro: è bugiardo.