Oggi Denis Bergamini avrebbe compiuto 62 anni. Forse sarebbe stato un allenatore o magari un direttore sportivo, forse avrebbe deciso di fare un lavoro diverso pur restando un grande appassionato di calcio, in ogni caso avrebbe avuto un fisico da “ragazzino” e avrebbe continuato ad allenarsi come ha sempre fatto nella sua vita troppo breve. Quello di quest’anno è un compleanno molto particolare, che coincide con la vigilia della ripresa del processo per il suo omicidio prevista per domani e giovedì con la requisitoria del pm. Sua sorella Donata ha spiegato perché questa volta lo sente come un compleanno diverso.
di Cristina Rufini
Fonte: Il Resto del Carlino (https://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/cronaca/omicidio-di-denis-bergamini-lattesa-della-sorella-donata-sara-un-compleanno-diverso-non-sia-un-delitto-impunito-b817ec55)
“Lo sento come un compleanno diverso quest’anno. Non può restare un omicidio impunito. Tutti coloro che a vario titolo sono stati coinvolti nella morte di mio fratello devono pagare”. La voce è tranquilla per quanto sia possibile esserlo, quando stai contando i giorni che ti separano da una sentenza attesa per 35 anni. Da quella Giustizia così a lungo rincorsa e che è costata sacrifici di ogni tipo. A parlare è Donata Bergamini, sorella di Denis, il calciatore argentano ucciso il 18 novembre del 1989 in provincia di Cosenza, a Roseto Capo Spulico.
Ieri il Comune di Grisolia, centro del Tirreno Cosentino, ha intitolato il lungomare a Denis alla presenza di Donata e di alcuni compagni di squadra: Gigi Simoni, Ciccio Marino, Claudio Lombardo, Gigi De Rosa, Ugo Napolitano, Alberto Urban e Alberto Aita.
“Sono onorata – ha detto Donata commossa nel corso della cerimonia –. Denis amava il mare, i nostri momenti più belli li abbiamo trascorsi al mare, sulle spiagge fra scherzi e barzellette, in mare fra nuotate e tuffi dagli scogli o dal molo. Da piccoli sempre accompagnati dai nostri genitori con zii e cugini, da ragazzi con la nostra mitica compagnia e in Calabria Denis, con compagni di squadra e amici. Ringrazio di cuore il sindaco e tutta l’ amministrazione comunale di Grisolia per aver accettato questa iniziativa proposta dal consigliere Giuseppe Bellusci che ha percorso con noi il sentiero della verità in attesa dell’arrivo della Giustizia. Grazie a tutti”.
Intitolazione che è un po’ anche un regalo per quello che sarebbe stato il sessantaduesimo compleanno di Denis, proprio il giorno dopo cioè oggi (18 settembre). L’intitolazione di una fetta di quella terra dove il calciatore argentano è stato amato. Dove purtroppo è stato ucciso a soli 27 anni forse da chi diceva di averlo amato.
La sentenza
La sentenza attesa è quella nei confronti di Isabella Internò, l’ex fidanzata del calciatore argentano, a processo per concorso in omicidio premeditato. Lei è l’unica imputata individuata, manca ancora chi ‘era in concorso con lei’. Manca nelle aule di un tribunale, non certo nella testa di chi ha lottato per tutti questi anni e ha letto montagne di documenti e ascoltato un’infinità di persone. Dopo tre anni e sessanta udienze il primo ottobre prossimo è atteso il verdetto della Corte di Assise di Cosenza: allora sapremo se la Internò sarà condannata.