Omicidio Bergamini, la requisitoria del pm: “Denis fu soffocato e adagiato già morto sull’asfalto. Internò mente”

(ANSA) – COSENZA – 19 SETT – (ANSA) –  Denis Bergamini fu asfisssiato con una sciarpa o un sacchetto o con una manovra con le mani fatta da dietro da almeno due persone e solo successivamente adagiato sull’asfalto dove fu sormontato parzialmente dal camion. Lo hanno detto i magistrati della Procura di Castrovillari – il procuratore Alessandro D’Alessio e il pm Luca Primicerio – che stamani hanno iniziato la requisitoria (sarà conclusa domani) nel processo a carico di Isabella Internò, l’ex fidanzata di Bergamini accusata di omicidio volontario pluriaggravato in concorso per la morte del calciatore del Cosenza avvenuta lungo la statale 106 a Roseto Capo Spulico il 18 novembre del 1989.
“Oggi – ha detto aprendo la requisitoria il procuratore della Repubblica di Castrovillari Alessandro D’Alessio – ci occuperemo della ricostruzione del fatto, di come Bergamini è stato ucciso e quali sono gli elementi che hanno portato alla morte. Domani ci occuperemo del ruolo e del coinvolgimento dell’imputata”.
Dopo D’Alessio è intervenuto il pm Luca Primicerio che è entrato nel merito della ricostruzione. “I periti medico-legali che hanno effettuato nel 2017 gli esami sul corpo di Bergamini – ha detto – ci dicono che il calciatore è stato vittima di una asfissia meccanica violenta, prima che il camion di Raffaele Pisano (il conducente del camion sotto il quale fu trovato il cadavere, ndr) lo sormontasse. Quindi le versioni di Internò e Pisano sono completamente false. Bergamini era già morto prima che il camion arrivasse”.
“Nel 2017 – ha detto ancora Primicerio – sono stati fatti 101 prelievi sul corpo straordinariamente corificato di Bergamini e i periti hanno condiviso tutte le attività, anche quella sull’esame della glicoforina. Tutti gli esami dei periti parlano di compatibilità del corpo di Bergamini con asfissia da compressione con un mezzo soft, probabilmente una sciarpa o un sacchetto che può non lasciare segni sul collo o anche con una manovra delle mani fatta da dietro”.
Il pm ha quindi negato categoricamente, argomentandola con le analisi e i rilievi sulla scena dell’evento, la teoria di Internò che ha parlato di tuffo di Bergamini sotto il camion. “Il corpo era già disteso a terra” ha ribadito il pm.
Il processo riprenderà domani con la conclusione della requisitoria e la richiesta di pena  dell’accusa. (ANSA)