VIBO VALENTIA, LA TRASPARENZA E IL CAMBIAMENTO AVANZANO…
Circa un mese fa abbiamo pubblicato una lettera di un cittadino, pensiamo vibonese, che ci informava di un bando pubblicato dall’Amministrazione comunale di Vibo Valentia alla ricerca di un giornalista e social media addetto alla comunicazione dei piani del PNRR. Il bando è uscito il 18 settembre scorso e naturalmente, essendovi sempre una grande urgenza, scadeva dopo appena sette giorni, precisamente alle ore 23:59: 59 di detto termine, così riporta l’avviso pubblico. Quindi i termini sono scaduti il 25 settembre.
Naturalmente, essendo arrivata alla guida dell’amministrazione comunale un sindaco e una giunta di centrosinistra che hanno predicato per tutta la campagna elettorale trasparenza e rinnovamento, ci si aspettava la massima pubblicità del bando. E invece neanche questa è stata assicurata. Se andate sul sito del Comune non troverete l’avviso nelle notizie dell’home page ma solo nel nuovo albo pretorio mischiato a decine e decine di altre delibere e determine. Bella trasparenza! La notizia è uscita fuori da un articolo di un sito locale del 25 settembre a poche ore dalla scadenza dei termini di presentazione delle domande. L’opposizione di centrodestra si sveglia e proclama tutto il suo sdegno e la sua avversità. Ci ritorneremo sulla “fermezza” della stessa. Ma torniamo al bando e vediamo che cosa cercano di così urgente il sindaco Enzo Romeo e la sua amministrazione del cambiamento.
OGGETTO DEL BANDO
L’articolo 1 del bando pubblico recita: “Il professionista a cui verrà affidato l’incarico, svolgerà tutte quelle attività di supporto e potenziamento degli uffici comunali impegnati nella realizzazione dei progetti connessi all’attuazione del PNRR e nell’ambito degli interventi previsti dalla politica di coesione dell’Unione europea e nazionale per i cicli di programmazione 2014-2020 e 2021-2027. In particolare, l’esperto affiancherà e collaborerà con il personale dipendente degli uffici comunali impegnato nell’attuazione dei progetti finanziati e nella programmazione di nuovi interventi. Nello specifico il professionista sarà impegnato in attività multidisciplinari per la predisposizione di piani e azioni di comunicazione, pianificazione di eventi, definizione di programmi e progetti, nel campo della valorizzazione dei beni culturali e del turismo in una logica integrata con i processi di sostenibilità e di inclusione”. Riportiamo integralmente l’articolato perché inizialmente sembrerebbe di capire che l’Amministrazione cerca un professionista che collabori alla messa a terra dei piani già finanziati e poi, invece, alla fine, scartando paroloni su paroloni, esce fuori che si cerca un semplice giornalista che metta su qualche comunicato stampa e qualche iniziativa pubblica. Quindi non c’era nessuna urgenza del tipo altrimenti si vanno a perdere i fondi e non si parte.
CHI CERCA L’AMMINISTRAZIONE PUBBLICA
A chiarirci definitivamente il dubbio è l’articolo sette del bando, da dove si capisce che l’Amministrazione Comunale di Vibo non cerca un professionista in campo economico o giuridico ma un professionista nel campo della comunicazione. Un giornalista, ma nemmeno, un super professionista. Abbiamo visto all’art.1 che il bando inizia con il richiamarsi alla parola… il professionista. Il professionista che Enzo Romeo cerca è un giornalista, ma non un comune giornalista. Infatti per poter accedere al bando non basta essere iscritti all’Ordine Nazionale dei giornalisti ma si devono avere avere due lauree particolari. Recita il bando: “essere in possesso della laurea nei due ambiti disciplinari: scienze della comunicazione L20 e beni culturali L01 o titoli di studio equipollenti..”. Quindi se tu sei un giornalista iscritto all’Ordine però con la laurea in giurisprudenza, o in campo economico o scientifico, non potevi partecipare al bando perché non detenevi la laurea di scienze delle comunicazioni e/o dei beni culturali. In pratica una laurea breve triennale viene preferita ad una quinquennale… Non contento di tutto ciò, il fortunato partecipante dovrebbe aver ricoperto un ruolo direzionale o apicale in un’impresa, aver maturato esperienza decennale di direttore responsabile e nel campo delle comunicazione, eccetera, eccetera, eccetera. Nasce il sospetto che il tutto sia come un abito sartoriale, tagliato su misura. Noi non lo penseremmo mai di fronte ad una giunta il cui credo è perestroika e glasnost.
A VIBO SI SUSSURRA
E qui torniamo alla lettera ricevuta da noi. Il nostro lettore ci informa: “… Sì sussurra a Vibo Valentia che il sindaco del cambiamento, si fa per dire visto che Romeo è un vecchio camaleonte della politica vibonese, farà vincere questo bando al suo addetto stampa della campagna elettorale di nome Gianpiero Menniti… Il Menniti è stato l’addetto stampa del sindaco Romeo ed il gestore della pagina Centro studi e ricerche progetto Vibo riconducibile allo stesso Enzo Romeo che ha addirittura dato alla sua lista questo nome che mi sa di anni 70…”. Francamente ci saremmo aspettati una smentita in queste 24 ore trascorse dalla nostra pubblicazione della lettera che avremmo tranquillamento pubblicato. Ma non ha smentito nulla il sindaco Enzo Romeo e nemmeno il segretario comunale che la lettera tira in ballo: “… chi si è prestato a tutto questo ? Il solito potentissimo segretario generale Domenico Libero Scuglia, il quale ha dapprima cucito su misura questo bando e poi l’ha pubblicato per una sola settimana (scadenza alla mezzanotte del 25/09/2024)”. Anche qui si tocca con mano il cambiamento della giunta Romeo. Domenico Libero Scruglia era il segretario comunale della Giunta di Maria Limardo!!!
OPPOSIZIONE
L’opposizione, informata della notizia, -non si capisce che fanno il giorno, forse fanno a gara con i consiglieri della maggioranza a riscaldare le sedie delle varie commissioni per aumentare i gettoni di presenza ? – si indigna e chiede in consiglio comunale di parlare della faccenda. La maggioranza, a voce del factotum Francesco Colelli, nonché capogruppo Pd, imbarazzata, risponde che si esaminerà la vicenda e si troverà la giusta soluzione. Il M5S con i suoi assessori, capogruppo e consiglieri comunali, si volge dall’altro lato e non vede e non sente. Per non parlare degli esponenti del consigliere regionale Antonello Lo Schiavo. A quel punto ecco l’ideona dell’opposizione: rivediamo ii termini e i requisiti. E soprattutto dividiamo l’incarico in due. Ottima idea: uno alla maggioranza e uno alla opposizione, verrebbe da malignare. Giustamente è uno spreco dare 33 mila euro per due mesi scarsi di lavoro ad un solo cristiano. Siamo o non siamo cristiani, facciamo la moltiplicazione dei pani e degli incarichi.
CONCLUSIONI
Prima di ammurgare (insabbiare) il tutto, visto che le domande sono state presentate, sarebbe opportuno che Enzo Romeo informasse l’opinione pubblica su quante persone con relativo nome e cognome hanno presentato la domanda. Sarebbe il minimo indispensabile per un sindaco che si è presentato sotto il vessillo del cambiamento e della trasparenza. Certo che i primi 100 giorni della giunta Romeo saranno ricordati come i più nefasti della vita amministrativa di Vibo, trascorsi tra mare sporco, mancanza d’acqua, bandi di gara aumm aumm, concerti in piazza, tanto vino e tanta musica e per concludere in bellezza la Festa de l’Unità. E i cittadini dii Vibo non si lamentassero…