Calabria. Elezioni Arrical, la farsa continua: ecco tutto quello che la malapolitica vorrebbe nascondere

Finalmente è arrivato il giorno tanto atteso delle elezioni Arrical, il nuovo “carrozzone dell’ambiente” messo su dalla malapolitica che continua ad ammorbare la Calabria da decenni. Una nuova farsa elettorale andrà in scena oggi, domenica 29 settembre 2024.

Ma questa volta gli attori principali sono i sindaci. I sindaci che anche questa volta risponderanno alle logiche di partito eleggendo soggetti (sindaci) che non sanno neanche che cos’è e come funziona Arrical. Una farsa organizzata e voluta da Robertino Occhiuto che ha sguinzagliato i suoi fidi “cagnolini” Caputo mojito e Gallo cedrone.

Ma iniziamo dal futuro Presidente di Arrical, tale Vincenzo Voce, sindaco di Crotone. La stampa di regime ha avuto l’ordine di far passare il messaggio che il sindaco Voce è colui che sta traghettando la fallimentare Congesi in Sorical. Ma nessuno ha il coraggio di dire che Congesi ha un “buco” di milioni di euro di debiti creati anche da Voce e che la stessa Congesi è stata attenzionata dalla Procura di Crotone che ha emesso decine di avvisi di garanzia. Una situazione imbarazzante e grave quella di Congesi che è stata denunciata, giustamente, dall’amministratore di Sorical Cataldo Calabretta.

Un fallimento, quello di Congesi, chiesto dallo stesso Calabretta che oggi, paradossalmente, dovrà sopportare che l’attore principale del fallimento di questa società sarà eletto… presidente du Arrical. Solo in Calabria può succedere questo. E Marati, il super direttore generale di Sorical, cosa ne pensa? Il dottore Marati purtroppo rientra in quel gruppo di “SignorSì” nominati dal presidente che mai diranno NO a Robertino per conservare la poltrona (e lo stipendio)… ingoiano il rospo e continuano a dire “SignorSì”. Ed è per tale motivo che anche in Sorical i rapporti tra Calabretta, che cerca di fare il suo dovere, e Marati che pur non essendo d’accordo con Occhiuto dice “SignorSì”, sono molto tesi.

Ma ritorniamo ad Arrical. Noi non capiamo molto di politica ma siamo bravi a prevedere cosa potrebbe succedere nel prossimo futuro. E mentre il presidente Robertino sceglie il futuro Presidente Arrical, i fidi consiglieri ed assessori hanno il compito di “condizionare” i sindaci nella scelta dei futuri membri dell’Assemblea Arrical. Ed ecco che impazzano le riunioni di coalizione per mettere d’accordo tutti i partiti.

Mentre a Reggio Calabria deciderà tutto Cannizzaro, a Vibo le operazioni saranno garantite da Daffinà, e a Cosenza sono tante le riunioni con Gallo, Caputo, Marco Ambrogio (sì proprio lui, il signor Succurro, o se preferite il prototipo perfetto del “comunista col culo degli altri”) ed i rappresentanti di Fratelli d’Italia. Dalle svariate riunioni escono i nomi dei sindaci che potrebbero formare la nuova assemblea Arrical, scelti dai partiti e che fondamentalmente non sanno né cos’è e né come funziona Arrical ma che dovranno rispondere “SignorSì”.

E parliamo della sindaca “pupazzetta” di Mendicino voluta da Carmine Potestio (che è il vero presidente della Regione Calabria per la sua caratura criminale e i rapporti che ha con il mondo di mezzo), del sindaco barzelletta di Fagnano (voluto da Fausto Orsomarso), del sindaco “macchietta” di Altomonte (voluto da Gianluca Gallo cedrone), e di quello di Lattarico, nel cui comune lavora il cugino di Robertino.

Verrà riproposta la sempre presente sindaca “capretta” di San Giovanni in Fiore (e se non accetterà l’elezione perché impegnata con Provincia ed Anci, ecco entrare Montalto con il terribile Faragalli, noto zerbino del Gallo cedrone) così come non poteva mancare il sindaco di Castrolibero, il piccolo Orlando, sempre pronto quando si devono fare intrallazzi. Non importa se… di destra o di sinistra, di Franza o di Spagna: lui c’è sempre quando se deve magnà… 

Insomma, la solita farsa politica. Ma questi sindaci sanno che Arrical ha un debito di oltre 16 milioni d’euro con Calabra Maceri di Crescenzo Pellegrino ed altrettanti con Ecologia Oggi di Gargamella Guarascio? Sanno che dovranno gestire le gare per la costruzione del termovalorizzatore? Sanno che, con Sorical, dovranno gestire il subentro in tutte le reti idriche e fognarie della Calabria? E soprattutto, sanno che andranno a sbattere contro un muro per volontà di Roberto Occhiuto ?
Ma Robertino, se i sindaci da Lui “designati” non dovessero essere eletti, e quindi se non dovesse avere il controllo dell’assemblea, ha un Piano B: far presentare da un suo prestanome (che certamente non gli mancano neanche a sinistra), il ricorso al Tar per fare invalidare le elezioni Arrical. E le motivazioni ci sono tutte….ma il presidente questo lo sa meglio di ogni altro. Non resta che aspettare il responso delle “urne”…