Rsa San Nicola Arcella, ancora ombre sulla gara: le rivelazioni di un sindacalista troppo informato

di Saverio Di Giorno

Stiamo seguendo la vicenda tragicomica della RSA di San Nicola ormai da qualche anno. La questione è molto semplice. La RSA a San Nicola, gestita da un’azienda di Udine è un’attività che funziona. Tutti i controlli che ha avuto hanno stabilito che è oltre i requisiti minimi. Il punto però è che è stata promessa ai patron della sanità locale, in particolare il gruppo Citrigno. Di questo – seguendo la vicenda – avevamo trovato direttamente le intercettazioni fatte dalla Guardia di Finanza di Crotone nel 2018.

Secondo quanto si dicono nel 2019 Aiello e Adamo risulta una spartizione pregressa delle strutture del territorio: Caloveto al gruppo iGreco, San Nicola a Citrigno. Non solo ma, secondo quanto si dicono esisterebbero ulteriori documentazioni in possesso della Guardia di Finanza che dimostrano il sistema di assegnazione dei punteggi truccati. https://www.iacchite.blog/cosenza-sanita-privata-la-guerra-tra-i-boss-citrigno-e-igreco-la-rsa-di-san-nicola-arcella-e-gli-accordi-tra-aiello-e-adamo/#google_vignette

Adesso per mano di un dipendente arriva un’ulteriore informazione a conferma che le opacità nella gestione delle gare sono tutt’altro che svanite. Anzi.

Le informazioni “in possesso” del sindacato

C’è un certo stato di agitazione che ha portato a scriverci e darci conto di una situazione interessante. La gara è talmente tanto poco chiara che un sindacato costituitosi dentro la RSA dice che “da informazioni in loro possesso” a breve si concluderà. Come fa il sindacato ad avere queste notizie? A che titolo e prima che ancora si sappia? E si dicono così certi da metterlo per iscritto. Provenienza del sindacato: Mormanno. Riconducibile a Mimmo Regina. I lettori di Iacchitè lo ricorderanno perché balzato agli onori delle cronache per la vicenda dei falsi precari fatti assumere e appartenenti alle solite parentele politiche (all’epoca Gentile e ancora Adamo).

Nel 2021 i gestori della RSA (la Universiis di Udine che la gestisce dal 2006) ci raccontavano di una vita estremamente tormentata che aveva portato a diffide per Raffaele Mauro che non voleva rinnovare e di risposta a controlli sempre più frequenti. E poi tutte le commissioni per le gare: conflitti di interesse, dimissioni, rinvii. Nessuno vuole partecipare alle commissioni e si arriva a un numero ridicolo (qui tutta la storia: https://www.iacchite.blog/san-nicola-arcella-rsa-san-francesco-battaglia-legale-infinita/ ). La storia l’avevamo lasciata a inizio anno con una causa aperta che aveva come data il 2023, giudice Torretta. questa gara -ennesima – presenta non poche criticità ei dipendenti sono preoccupati.

Nuova procedura: nuove anomalie.

Tra i partecipanti vi sono due aziende di Udine e una locale. Una delle principali problematiche riscontrate riguarda la pubblicazione incompleta delle informazioni nel bando stesso. Innanzitutto, le aziende partecipanti non hanno avuto accesso a dati fondamentali per formulare l’offerta, come il l’inventario di attrezzature e arredi, e nemmeno il costo effettivo del personale.

Alcune ditte partecipanti hanno formalmente richiesto questi dati. L’attuale gestore ha risposto rispondendo puntualmente, ma l’azienda sanitaria non ha comunque pubblicato. Chiaro quindi che le offerte non tengono conto dei reali costi (che come saranno coperti poi?). Questo errore procedurale potrebbe essere utilizzato per contestare la gara, aprendo le porte a una possibile annullamento del risultato.

Ma la cosa più grave è il costo del personale che è stato stimato in maniera grossolana dall’azienda sanitaria, sulla base delle linee guida per circa 4000 euro. Le carte di gestione parlano di cifre reali di almeno il 40% più alta. Questo crea una situazione di svantaggio per chi gestisce la struttura: chi si basava sulle stime ufficiali (i 4000 euro) può avanzare offerte più vantaggiose rispetto a chi conosce il reale fabbisogno e sa che non bastano per coprire tutto e non si può offrire meno di una certa cifra.

Quindi: in caso di cambio gestione chi copre le restanti spese? Ci saranno licenziamenti? Come verrà gestito il passaggio? Ed è qui che si inserisce una lettera proveniente dal sindaco costituitosi al suo interno dove parlano di un’imminente chiusura di gara. E chiedono informazioni in caso di cambio gestione. Che informazioni sono? E come le hanno avute? Inoltre: perché ogni volta in questi bandi c’è sempre qualcosa di poco chiaro o mancante?