A volte non devi aver paura di chi cerca di schiacciarti, ma devi reagire e contrastare questi individui che si sentono intoccabili. Sono di San Pietro in Guarano così come la mia famiglia. Da anni, e proprio nel nostro comune originario, siamo costretti a subire angherie da parte dei poteri forti, e vi spiego il perché: ci troviamo in ostaggio con un immobile in mezzo a una morsa a tre prese. Da un lato troviamo il giudice Alberto Pugliese del tribunale di Paola, nonché avvocato della famiglia Pugliese (parenti e genitori dello stesso avvocato) proprietaria del palazzo confinante con l’immobile della mia famiglia che ancora oggi si trova in stato rustico e mai completato perché ci è stato ostruito il passaggio da anni.
L’avvocato Pugliese con tutti i metodi e le sue conoscenze ci ostacola all’acquisizione di atti pubblici di un muro abusivo di contenimento costruito dallo zio proprio sotto questo ormai famoso stabile preso in ostaggio per mancanza di accesso. Dall’altro lato troviamo una rampa di accesso ostruita completamente da una scala anch’essa abusiva che porta pedonalmente alla caserma dei carabinieri di San Pietro in Guarano.
Questa scala per molti anni è stata utilizzata dalla popolazione del paese ignara dell’inagibilità di questa scala abusiva, e nessun ente competente si è mai posto il dubbio di tali rischi. Solo dopo un mio esposto alla stessa caserma dei carabinieri sono venuti a conoscenza ufficialmente dell’abuso di questa scala e hanno finalmente transennato il passaggio escludendo così ogni pericolo per la popolazione. In aggiunta ad una scala abusiva hanno pensato bene di posizionare il cancello carrabile scorrevole di ingresso alla caserma dei carabinieri, e farlo scorrere su una guida solo poggiata su blocchi di cemento ad una altezza di circa 10 metri… Senza alcuna protezione di sicurezza con il rischio che possa cadere sulla strada provinciale 229 via Pozzillo e sulla stessa scala fino ad ora utilizzata dai cittadini.
Infine, ultimo dente della morsa, il Comune, che tutt’ora non ha emesso alcun ordine di demolizione su nessuno degli abusi sopra citati e prende tempo fino ad oggi ritardando ogni accesso a documenti importantissimi che potrebbero sbloccare l’ultimazione di questo immobile in ostaggio, favorendo visibilmente in questo modo i poteri forti sopra citati. Solo oggi dopo un intreccio di appuntamenti divergenti uno dall’altro, hanno inviato una Pec comunicando alla proprietà dell’immobile l’autorizzazione a poter accedere ai progetti dell’immobile Pugliese nonostante l’ulteriore diniego espresso per la seconda volta dall’avvocato Pugliese Alberto.
Io personalmente sono stato mandato in procura dal comune di San Pietro in Guarano per molto meno e poi assolto perché il fatto non sussisteva. Mi domando: sono talmente potenti da bloccare tutto con una sola telefonata? Io purtroppo per loro non mi fermo e utilizzerò tutti i modi legali perché sono anni che subisco ingiustizie da questi individui, e ora ho detto basta perché sono stufo di queste angheria.
Lettera firmata









