Mentre si attendono segnali dalla procura di Cosenza, la città reagisce in maniera perentoria alla lentezza delle procedure burocratiche e così ieri, alla vigilia della scadenza dei due mesi dalla tragica morte di Ilaria Mirabelli (che ricorrono esattamente oggi: 25 agosto-25 ottobre), ha deciso di scendere in piazza. No, non si tratta di una “fiaccolata silenziosa” come accaduto lo scorso 11 ottobre a Laurignano, ma si tratta di un vero e proprio corteo per chiedere con forza verità e anche giustizia per la morte della giovane cosentina.
L’appuntamento è per domani alle 12,30 a Città 2000, nei pressi del negozio di calzature G22, dove la strada è ancora chiusa per i lavori di realizzazione di una rotatoria. I manifestanti si incammineranno in corteo verso lo stadio Marulla, dove tra l’altro domani è in programma la partita tra il Cosenza e la Juve Stabia. E pazienza se la questura non dovesse autorizzare il corteo: noi ovviamente ci auguriamo che prevalga il buon senso perché sarebbe assurdo non autorizzare una sacrosanta manifestazione di protesta per una vicenda che ha colpito profondamente tutta la comunità. E magari assistere a deprecabili tafferugli tra agenti di polizia e manifestanti. Il questore di conseguenza è vivamente pregato di mettersi una mano sulla coscienza e di evitare pastrocchi, anche perché gli agenti della polizia di Cosenza, con la divisa o senza, non fanno “paura” proprio a nessuno, anzi…
Ritornando a Ilaria, tutta la città in queste due settimane che sono trascorse dalla fiaccolata di Laurignano e che sono state caratterizzate da un silenzio assordante ha continuato a chiederci notizie. Finalmente poche ore fa abbiamo appreso che è imminente il deposito della perizia dei consulenti della procura che stabilirà con certezza quello che sappiamo già da due mesi ovvero che alla guida di quella maledetta auto l’ultima domenica di agosto a Lorica c’era Mario Molinari, il 44enne che era con Ilaria e che già dai primi giorni del mese di agosto la ragazza aveva allontanato con decisione dalla sua vita, come ha riferito con convinzione Alessia, la sorella di Ilaria.
A proposito della famiglia di Ilaria Mirabelli, ieri pomeriggio abbiamo appreso con grande piacere che la mamma e la sorella ma anche gli altri familiari parteciperanno al corteo. Si tratta di un segnale fortissimo rivolto agli inquirenti, alla procura ma anche a tutta la città. La famiglia di Ilaria vuole arrivare fino in fondo senza se e senza ma e non ci sarà niente e nessuno che glielo impedirà. Un segnale che arriva fortissimo anche al padre di Molinari, notoriamente potente boiardo di stato con le mani in pasta anche dentro il porto delle nebbie.
Il deposito della perizia è atteso per i primi giorni del mese di novembre e aprirà finalmente nuovi scenari nell’inchiesta perché, dopo la verità che ci diranno i consulenti, il Molinari non potrà più continuare a mentire e se continuerà a farlo rischia di andare a un processo nel quale l’ipotesi di reato di omicidio stradale potrebbe cambiare in quella di omicidio volontario. Sono giorni di febbrile attesa e domani il corteo per Ilaria chiarità a tutti e soprattutto alla procura di Cosenza quale attenzione c’è in città per arrivare alla verità e alla giustizia.