Asp Cosenza. Dirigente condannata dalla Corte dei Conti per danno erariale da un milione

La Corte dei Conti presso la Sezione Giurisdizionale per la Calabria di Catanzaro ha condannato una dirigente dell’Asp di Cosenza – Mariella Acquaviva – al risarcimento del danno erariale procurato, che ammonta ad un milione di euro.

La Sentenza conferma e conclude le attività investigative coordinate dal procuratore regionale Ermenegildo Palma e dal vice procuratore generale Giovanni Di Pietro, condotte dai finanzieri della Compagnia di Castrovillari che a ottobre 2024 erano sfociate in una citazione in giudizio per la dirigente dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza – si tratta di Mariella Acquaviva, ex moglie dell’attuale procuratore di Paola Domenico Fiordalisi – per un danno erariale procurato di circa un milione di euro. La Procura Regionale della Corte dei Conti presso la Sezione Giurisdizionale per la Calabria di Catanzaro ha notificato l’atto, sulla base di elementi emersi da una indagine delegata ai Finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza.

Le attività investigative, coordinate dal Procuratore Regionale Romeo Ermenegildo Palma e dal Vice Procuratore Generale Giovanni Di Pietro, sono state eseguite dai Finanzieri della Compagnia di Castrovillari mediante accertamenti sulla documentazione acquisita durante le indagini, ed analiticamente analizzata, inerente alla fornitura di un gas medicale, necessario al corretto svolgimento delle attività sanitarie.

Nello specifico, alla dirigente dell’A.S.P. di Cosenza Mariella Acquaviva, ex moglie dell’attuale procuratore di Paola Domenico Fiordalisi, che nella Città del Santo ha iniziato la sua squallida “carriera”, veniva contestata la mancata esecuzione – nell’esercizio delle sue funzioni – degli adempimenti amministrativi necessari per l’espletamento di una nuova gara per l’affidamento del servizio di fornitura di “gas medicinali puri”; in pratica, per tale omissione, l’A.S.P. continuava a rifornirsi del prodotto presso una società fornitrice, pagando un prezzo nettamente superiore a quello mediamente praticato da altre società per i rimanenti presidi ospedalieri della provincia.

Tale anomalia emergeva, in particolare, dalla lettura di un contratto di appalto stipulato nell’anno 2005 tra l’Azienda Sanitaria Provinciale e una impresa fornitrice operante nello specifico settore commerciale – mai aggiornato e prorogato da oltre dieci anni in totale dispregio della normativa sugli appalti per la Pubblica Amministrazione – in ragione del quale, sostanzialmente, il corrispettivo pagato non era mai stato adeguato ai prezzi di mercato correnti. Il danno erariale, cagionato continuativamente per gli anni dal 2019 al 2023, è stato ricostruito dalle Fiamme Gialle castrovillaresi attraverso l’analisi e la comparazione di fatture di acquisto inerenti alla stessa tipologia e quantità di gas medicale applicato dalle diverse società fornitrici di tutti i presidi ospedalieri facenti capo all’A.S.P. Cosenza.