Lettere a Iacchite’: “Pericolo alla stazione di Lamezia Terme-Nicastro”

Egregio direttore,

mi rivolgo al vostro giornale per rendere noto lo stato di inaccessibilità ai mezzi pubblici che vivono ogni giorno decine di utenti inabili presso la stazione ferroviaria di Lamezia Terme-Nicastro. Nei giorni scorsi sono capitato per caso nella suddetta stazione e, con mia somma meraviglia, per attraversare i binari che conducono verso l’uscita dalla stazione ho dovuto attraversare una vera e propria barriera architettonica. Come si può notare dalla foto, gli utenti giornalieri e non di tale stazione per accedere o rientrare dai binari 2 e 3 devono obbligatoriamente scendere e, poi risalire, due gradini con un dislivello di oltre trenta centimetri di altezza.

Se già una persona senza difficoltà motorie ha qualche difficoltà, immaginate voi un anziano, una donna incinta o, peggio ancora, un disabile (per giunta in sedia a rotelle) come può affrontare tale barriera. Meravigliato per l’evidente pericolo, ho quindi chiesto delucidazioni ad una capotreno in servizio sul locomotore. La gentile operatrice, non mi ha purtroppo saputo dare alcuna spiegazione in merito, se non consigliarmi di inviare un reclamo ufficiale a RFI, società che gestisce le infrastrutture ferroviarie. A questo punto però, vista la situazione, mi sorgono spontanee alcune domande: ma gli amministratori di Nicastro lo hanno mai preso un treno dalla loro stazione per verificare il fatto che una barriera architettonica del genere (2024!!) è un qualcosa di assurdo e vergognoso? E ancora, il nostro caro Presidente Occhiuto e l’ingegnoso ministro delle infrastrutture Salvini si rendono conto che invece del Ponte sullo Stretto, qui in Calabria abbiamo urgente necessità di costruire le infrastrutture più elementari? Grazie della cortese attenzione.

Lettera firmata