Cosenza, città unica. Occhiu’, ma se non ti candidi perché hai tutto ‘sto “riminizzo”?

Il rischio concreto è che ci troveremo, tra la primavera e l’estate del 2027, a votare per la Regione e per Cosenza città unica con i fratelli Occhiuto candidati per il centrodestra: Robertino il parassita e Mario il cazzaro. Sì, avete capito bene: come se nel centrodestra tutti fossero ai piedi degli… Occhiuto.

Robertino ha già annunciato ufficialmente, a Reggio, la sua ricandidatura alla Regione Calabria e per dirla tutta appena l’ha fatto è esploso o è calato, a seconda dei punti di vista, il gelo più assoluto. Né Fratelli d’Italia e né tantomeno la Lega hanno inteso dire una sola parola sull’evento, lasciando intendere anzitutto imbarazzo per una sortita che non era stata concordata con nessuno ma anche una chiara volontà di ritenere del tutto insufficiente quello che (non) sta facendo il più piccolo degli Occhiuto. Un fallimento sotto tutti i punti di vista, dalla sanità al lavoro, dal turismo all’ambiente, mai la Calabria era sprofondata così in basso.

Quanto a Mario il cazzaro invece, la volontà di ricandidarsi a sindaco di Cosenza dopo che Jole Santelli prima e il fratello poi gli hanno fatto le scarpe alla Regione, è stata addirittura falsamente smentita alla Gazzetta del Sud, che giustamente gli chiedeva come mai fosse così attivo sul fronte della città unica se non… gli interessava la candidatura. In realtà, come tutti sanno, Mario Occhiuto farebbe carte false per essere il candidato del centrodestra e a dirla tutta sono soprattutto i suoi scagnozzi alla Regione ad aver premuto per l’obbrobrio giuridico della fusione e ad avere tutta questa fretta per fare il referendum sperando che poi la Consulta non li mandi a… cagare come meritano.

Ma in questa sede ci interessa l’atteggiamento sornione del più grande dei fratelli Occhiuto. Il “riminizzo” del cazzaro, a parte le tragicomiche sortite del suo zerbino Caputo, ha iniziato a dare nell’occhio quando lui medesimo ha annunciato che la Corte dei Conti gli aveva appioppato un fantasmagorico danno erariale ma non per il dissesto ma per un piano di riequilibrio mal riuscito… Che poi, al paese nostro, è la stessa identica cosa. Ma in ogni caso la fretta di dare l’annuncio significa molto probabilmente che Mario Occhiuto ha trovato il modo di farla franca perché se la Corte dei Conti, nell’udienza di merito del 26 novembre, decide che Occhiuto ha dolo e colpa grave per il dissesto, non si potrà più candidare per 10 anni… Non succede ma se succede ci sarà da festeggiare per tre giorni e per tre notti di fila…

Ma torniamo al “riminizzo” di Mario il cazzaro. Ormai da qualche giorno e in particolare dopo la bocciatura dei ricorsi al Tar che hanno dato il via libera al referendum “pagliacciata”, Occhiuto senior ci delizia con le sue “invenzioni grafiche” per sostenere il Sì alla pagliacciata e in alto potete vedere un piccolo riassunto delle sue orribili “opere”.

Ma non basta. Ieri si è spinto decisamente oltre. Forse avrà sognato le piste ciclabili che gli hanno demolito e sicuramente non ha digerito il fatto che persino quel minchione di Franz Caruso si sia fatto bello con Legambiente per la molto presunta sostenibilità del verde urbano stabilita dai “venduti” e falsi ambientalisti. Fatto sta che si è lasciato andare a un post che è tutto un programma e che attacca testualmente con un “quando ero sindaco” da far venire i lucciconi agli occhi (arrassusia e manculicani). E ci torna a parlare delle sue piste ciclabili che sono diiventate la barzelletta di Cosenza: alliccate di cemento pittate verdi per giunta sui marciapiedi spacciate per… piste ciclabili. Le vedono ancora tutti!

Ma il capolavoro lo raggiunge alla fine del post quando minaccia tutti i cosentini indistintamente: “… Cosenza merita molto di più: merita coraggio, coerenza e la continuità di un progetto che guardi al futuro…”. Insomma, una serissima minaccia di ricandidatura lanciata ai poveri cittadini di Cosenza, che ormai hanno capito perfettamente che tutta ‘sta tarantella e ‘sto riminizzo della fusione serve soltanto per riportarlo a fare il sindaco. Noi lo combatteremo con tutte le nostre forze, come sempre abbiamo fatto e stendiamo un velo più che mai pietoso sulla convention di oggi pomeriggio all’albergo di via Panebianco nella quale il centrodestra ufficializzerà l’insano progetto. Roba da prenderli a pomodori e uova marce senza soluzione di continuità.