San Giovanni in Fiore. Iniziato il processo penale a carico di Rosaria Succurro: in caso di condanna stavolta c’è la sospensione dalla carica

E’ in corso di svolgimento il processo penale che vede imputata davanti al Tribunale di Cosenza la sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro. Sì, avete capito bene: nonostante gli insabbiamenti sistematici del prode amico degli amici Pino Cozzolino, c’è finalmente una causa che è arrivata al traguardo. Su questa, Cozzolino non ha potuto fare niente. Ed è appena il caso di ricordare che se arriva una condanna, anche solo in primo grado, la sindaca deve sloggiare dal Comune.

La denuncia che ha poi causato il rinvio a giudizio della “regina” è stata presentata dall’Asp di Cosenza, in quanto la sindaca ha agito non rispettando la legge per quanto riguarda la collocazione lavorativa di un dipendente comunale. Il professionista, fin dall’arrivo dei reali, non ha mai abbassato la testa. Non ha mai voluto firmare gli atti prodotti da Marco a ‘mbroglia e dalla regina delle capre e per queste ragioni è stato “trasferito” in alcuni uffici cimiteriali (pensate quanta cattiveria!) per punizione. Il dipendente, senza paura, ha adito le vie legali.

I vari sopralluoghi effettuati dopo la querela hanno accertato che il dipendente aveva ragione. L’Asp ha certificato che il locale del cimitero era fatiscente e non adatto per lavorare, né tantomeno il Comune ha messo i locali in sicurezza dopo la prima condanna in sede civile. La controversia è andata avanti e dopo la prima condanna in virtù della quale il Comune ha dovuto risarcire il dipendente, si è arrivati alla denuncia penale – come atto dovuto – da parte dell’Asp con conseguente rinvio a giudizio della signora Succurro in.. a ‘mbroglia.
Nella prima udienza del 21 novembre scorso i legali del dipendente comunale hanno dimostrato con atti, carte e fotografie alla mano che il loro assistito era stato mandato in un tugurio per punizione.
Se la sindaca dovesse venire condannata – anche solo in primo grado – c’è la sospensione immediata dalla sua carica come prescrive la legge Severino che la malapolitica non è ancora riuscita a cancellare. Nel prossimo mese di febbraio 2025 è stata fissata una nuova udienza. La giustizia è lenta ma inesorabilmente arriva e quando arriva, per i prepotenti, fa rumore. Nella città di Fiore se lo augurano tutti e tutti stanno incrociando le dita.