Scala Coeli, il disastro ambientale approda al Parlamento Europeo: interrogazione di Tridico alla Commissione

Interrogazione con richiesta di risposta scritta alla Commissione Europea
Pasquale Tridico (The Left)
Oggetto: Interrogazione alla Commissione europea sul caso della discarica di Scala Coeli (Cosenza)

Con decreto n. 4180/2010, la Regione Calabria ha autorizzato la costruzione di una discarica per rifiuti speciali non pericolosi in località “Case Pipino”, Comune di Scala Coeli.
Successivamente, con decreto n. 14284/2019, ha approvato l’ampliamento della stessa, situata in un’area agricola con produzioni biologiche certificate e allevamenti tradizionali di bovini.

Tale autorizzazione è stata concessa nonostante:
1 Il rigetto alla sdemanializzazione delle aste demaniali da parte dell’Agenzia del Demanio, confermato dal Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche (sentenza n. 94/2024);
2 Il parere negativo della Struttura Tecnica di Valutazione e del Dipartimento Agricoltura, superati tramite note discordanti e perizie di parte;
3 L’assenza di autorizzazione sismica e la successiva realizzazione di opere abusive.

Nel 2022, i conferimenti sono iniziati in violazione delle prescrizioni AIA, con accessi impropri attraverso il torrente Patia e senza un impianto di trattamento del percolato funzionante. Il 22 Giugno2023, una fuoriuscita massiva di percolato, tramite tubazioni abusive, ha contaminato il territorio circostante, sfociando nel Mar Ionio.

Si chiede alla Commissione Europea:
1 Come valuta la politica regionale sui rifiuti rispetto alle direttive UE?
2 Ha avviato o intende avviare un monitoraggio BAT ai sensi della Direttiva 2010/75/UE?
3 Ravvede violazioni del diritto comunitario in tema di salute pubblica e quali azioni intende intraprendere?
Presentazione: 4.12.2024