Il centrodestra mette in cattedra persone con appena la sufficienza al concorso Pnrr e licenzia chi ha la lode!
Mi è capitato giorni or sono per motivi di lavoro, di dover interagire con un esponente della Destra che vantava di avere un importante parente eurodeputato, credendo forse di impressionarmi. Peccato che io di questo presunto eurodeputato non abbia mai sentito narrare e neanche abbia voglia d’informarmi. Questo personaggio, che non ricordo neppure come si chiami – tanto mi è parso insignificante – mi riferiva con tono saccente che “Giorgia” era stata chiara: niente idonei nelle Graduatorie di Merito!
Poco importa che il concorso PNRR ancora in corso sia un concorso ordinario e che, per legge, dovrebbe prevedere non solo le Graduatorie di Merito ma anche essere abilitante, e che questo Governo non si capisce per quale genialata lo abbia trasformato in Straordinario. Secondo questo individuo, la colpa è nostra. Colpa di aver partecipato ad una procedura concorsuale, di averla superata a pieni voti, ma di non avere titoli di servizio o riserve per accedere ai posti accantonati.
Colpa di pretendere le Graduatorie di Merito, perché – ancora una volta – “Giorgia” è stata chiara. E’ ancora colpa nostra di aver accettato contratti fino ad avente diritto, sapendo che questa pratica discutibile, anche sul piano umano, era già stata accantonata da altri Governi, ma incredibilmente resuscitata con un decreto d’urgenza a maggio. Quello che il nostro “signor nessuno” omette di dire è che, dopo aver superato due o più concorsi, ci è stato impedito di abilitarci perché i posti disponibili erano troppo pochi. Prima di noi, anche in questo, sempre riserve. L’abilitazione è stata concessa solo a chi era già abilitato su un’altra materia o, peggio, a chi ha comprato titoli all’estero.
Risultato? Persone bocciate sonoramente ai concorsi si sono ritrovate in prima fascia, davanti a noi idonei, relegati nelle Graduatorie d’Istituto o addirittura lasciati a casa. E per noi idonei che siamo diventati lo scarto di questo Governo? Contratti fino ad avente diritto che abbiamo accettato per il punteggio e per uno stipendio. In tanti sono partiti per Milano, Vicenza, Torino , spendendo i propri risparmi nella speranza almeno di maturare servizio e punteggio, ma solo per tornare indietro a mani vuote. “Ma cosa ne possono sapere loro” verrebbe da dire.
Perché non ci fanno conseguire l’abilitazione? Perché tanto accanimento verso di noi? Perché dobbiamo cedere il posto a persone con riserve, che ottengono il ruolo con appena 149 p che significa avere raggiunto appena la sufficienza mentre noi con punteggio ottenuto all’ orale e allo scritto molto più gratificante e lodevole, restiamo a casa?
E questo paradosso non finisce qui: ci ritroviamo vittime di un algoritmo che, per favorire chi ha in tasca il servizio civile universale – ma è stato bocciato al concorso – ci scavalca, certificando di fatto il demerito. Una discriminazione insopportabile, giustificata con l’assurda narrazione secondo cui l’Europa richiederebbe due concorsi per non perdere i fondi del PNRR. Ma questa stessa Europa non parla anche di assumere i precari? Quando finirà quest’ incubo per noi idonei? Se abbiamo già superato un concorso, perché dobbiamo ripetere la stessa identica procedura? Che senso ha tutto questo?. Un giovane collega scriveva :” Sono stato promosso a pieno voti al concorso, ma vengo trattato da bocciato e perdo anche la cattedra”. Cercasi disperatamente risposte logiche, equilibrate e accettabili.
Francesca Gabriele, fondatore della pagina Facebook “Idonei e vincitori concorso 2023/2024”.