Egregio Direttore,
vorrei informarla di alcune dinamiche vibonesi che possono anche essere di interesse pubblico. Riguardo ai recenti e disarmanti casi di spionaggio giornalistico e di frode fiscale, sarà la legge a fare chiarezza, ma nel frattempo vorrei dire una cosa sulla molto presunta corazzata calabrese dell’informazione ovvero Pubbliemme-Diemmecom. Il proprietario di questa azienda – come sapete – risulta essere l’imprenditore vibonese Domenico Maduli insieme alla moglie Maria Grazia Falduto.
Ma la famiglia Maduli ha anche altri parenti e interessi commerciali su Vibo, e mi riferisco al Parco commerciale L’Aquilone che si trova nei pressi del Comune di Pizzo. Da quello che mi risulta il titolare di questa struttura, che comprende vari grandi negozi, ristoranti e palestre al suo interno, è Antonio Maduli, padre di Domenico Maduli. Prima di andarsene in pensione, il Maduli padre è stato un fotografo poi, da un giorno all’altro, è diventato il proprietario di un parco commerciale dal valore economico di tutto rilievo, immagino vari milioni di euro. Per un periodo la gestione immobiliare di questa struttura è stata affidata ad un’agenzia immobiliare con sede in Campania, che curava gli affitti dei locali. Ora, per carità, chiunque può avere capitali da parte, ma in una terra dove la miseria e la fame si raccolgono col coppo è veramente un mistero come all’improvviso nascano questi grandi imprenditori. Un cordiale saluto e grazie per il vostro coraggioso lavoro di informazione. PS: nella foto a destra Antonio Maduli qualche anno fa a Roma, alle spalle di Gianni Alemanno e di Gianni Letta (capisca a me direttò!!)
Lettera firmata