Era l’11 dicembre del 2024 e c’era una certa agitazione, ma che dico… frenesia alla Cittadella da quando il “capo” causa intervento al cuore era lontano dalla sua control room. Il vice Pietropaolo sembrava un pesce fuor d’acqua e quando ha ricevuto la contessa Alberti Casellati… vien dal mare sembrava la reincarnazione di Fantozzi per quanto era impacciato. E che dire, in quel di Cosenza, del direttore generale dell’Azienda Ospedaliera De Salazar, che presentando il fantasmagorico reparto di Chirurgia toracica all’Annunziata era stato sbertucciato persino da… Guccione per i posti letto a pagamento ed era scivolato sulle testiere che mancano sui letti e persino per i paraspigoli per… bambini sciaguratamente montati nelle stanze.
Insomma, un disastro dietro l’altro. Non che quando ci fosse Lui si andasse meglio, ma sembrava proprio una caduta libera e senza freni e non era finita certo qui. Sempre in quel periodo – dicembre 2024 – “Radio Cittadella” stava trasmettendo messaggi imbarazzanti ai suoi numerosi ascoltatori. La notizia del giorno, tuttavia, più ancora dell’avvio della riabilitazione di Occhiuto nella clinica cosentina indicata dal fido Maselli, era l’avviso di selezione per il conferimento dell’incarico di dirigente generale del Dipartimento Turismo, Marketing, Territoriale, Trasporto pubblico locale e mobilità sostenibile della Regione Calabria.
Abbiamo scritto era… Sì, perché questo avviso di selezione, firmato dalle preziosissime manine della signora Marina Petrolo in Daffinà, è durato come la febbre maligna – come dicono a Cosenza – ovvero pochi giorni anzi pochissimi. Sei per la precisione: dal 2 all’8 dicembre. All’anima della pubblicità: più che un avviso sembrava un “turbo avviso”. E quando ci si trova davanti a situazioni del genere. è chiaro come il sole che c’è qualcosa da nascondere e qualcuno già pronto per assumere l’incarico.
Bene, anzi male… Proprio il giorno prima, il 10 dicembre del 2024, le agenzie di stampa avevano lanciato la fantasmagorica notizia di una indagine dell’istituto di ricerca “Demoskopika” sul turismo nella quale si ciarlava dei miliardi di euro gestiti dalla ‘ndrangheta senza ovviamente fare uno straccio di nome, in perfetto stile Raffaele Rio, il faccendiere calabrese che è il deus ex machina di questo carrozzone.
Cosa c’entra Raffaele Rio con l’avviso di selezione? Beh, a “Radio Cittadella” quel giorno aveva già lanciato la notizia che il fortunato vincitore del bando “turbo” per il Dipartimento Turismo è proprio lui e il “notizione” diffuso il giorno prima sarebbe stato in pratica l’antipasto della luculliana “mangiata” che il Nostro si apprende a fare insediandosi tra l’altro in un posto che ha già ricoperto ai tempi della presidenza di Peppe Scopelliti, tra il 2010 e il 2013.
Come dite? Scopelliti è stato presidente fino al 2014? Sì, certo, è stato presidente solo per 4 anni per cause, diciamo così, di forza maggiore. Ma il buon Rio ha fatto ancora meglio, nel senso che il suo incarico è durato un anno in meno in quanto Peppe Dj lo ha cacciato in malo modo per cause che, a dire il vero, non sono mai state rese pubbliche e che, magari, prima o poi, potrebbero venir fuori. Intanto, visto lo “sbianco” dell’anticipazione della nomina fatta da Iacchite’, Rio è rimasto congelato per qualche mese ma ieri, alla scadenza del quarto mese di… ibernazione, è stato liberato. Adesso può mangiare…a vigna (ogni riferimento è puramente voluto!) anche lui. Povera Calabria nostra!