“Oasi Marina di Scolacium, chi ha autorizzato lo scempio ambientale?”

Chi ha autorizzato lo scempio dell’OASI MARINA DI SCOLACIUM?

Molti di quelli che leggeranno conosceranno il posto come “I Caraibi”, un lembo di spiaggia tra Roccelletta e Squillace Lido, che proprio di recente era stata dichiarata OASI MARINA IT9330098, con mia immensa gioia e gratitudine, soprattutto in seguito alla presenza e alla nidificazione della specie protetta di tartarughe marine Caretta Caretta… La zona è anche molto famosa per la presenza di numerose specie di animali selvatici, volatili stanziali e migratori e per i sentieri fitti di macchia mediterranea e sottobosco, impreziositi da veri e propri tappeti floreali del giglio di mare (Pancratium Maritimum), anch’egli specie protetta.
Tale apparente paradiso terrestre, luogo rimasto ancora magicamente selvatico e incorrotto dalla presenza “umana” per anni, proprio di recente è sotto attacco. Un gruppo di operai, senza alcuna tuta/divisa, hanno in brevissimo tempo stravolto e reso irriconoscibile l’intero paesaggio… la pineta con il suo sottobosco, la macchia mediterranea cosi’ florida e rigogliosa con i suoi tunnel tanto caratteristici e suggestivi, non ci sono più. Tutto è stato calpestato, tagliato, eradicato, strappato, violentato.
Ogni tana degli animali è stata distrutta, ogni rifugio violato, ogni nido fatto precipitare dall’alto degli imponenti eucalipti che crescevano a ridosso dei pini marittimi.
Al loro posto uno spazio vuoto, mai visto prima, scoraggiante e totalmente disarmante per chi, come me, conosceva ogni centimetro, sasso, radura. Tutti questi alberi tagliati senza nessuna coscienza, giacciono accatastati in gruppi molto alti (più di tre metri) e dove prima si sentivano i richiami delle volpi e i canti dei volatili, adesso riecheggia il suono lugubre della sega a motore. Ho provato a chiedere a questi operai perché lo stessero facendo, ma sono rimasti in silenzio e non mi hanno risposto. Non è presente alcun cartello informativo, né sul sito della Regione si trova alcuna delibera in merito.
Il dolore e le domande sono tante… Chi ha autorizzato un simile scempio? Per almeno trent’anni questo spazio è rimasto incorrotto e selvatico nella sua bellezza, da quando è stato dichiarato “OASI” improvvisamente ha attratto attenzioni particolari? Che fine faranno le migliaia di tronchi di eucalipto tagliati senza alcun motivo? Ricordo che nelle OASI MARINE e zone ZSC (così come dalla dicitura del cartello presente nella zona e che allego, che stranamente, proprio in questi giorni sembra essere scomparso…) è proibita ogni azione di impatto antropico, caccia, pesca, taglio di alberi e piante e persino la percorrenza su mezzi motorizzati…Tutto questo è stato infranto e non rispettato.
Ricordo inoltre che il PAESAGGIO è un BENE COMUNE ovvero è parte integrante del patrimonio culturale, cioè dell’eredità storica della collettività e come tale è considerato dalla Costituzione italiana, che lo associa nella tutela al “patrimonio storico e artistico della Nazione” (Art. 9). Ancora una volta, nel nostro territorio i doni che la Natura ci ha elargito, sono considerati merce (i tronchi verranno venduti a qualche impianto a biomassa e il ricavato a chi andrà?) e tutto quello che dovrebbe essere salvaguardato e tutelato incontra le mani di esseri senza coscienza e rispetto.
Salvatore Belfiore