Amantea. Ambito Territoriale Sociale, il video che sta facendo impazzire il “sindachiello”

Il video che sta facendo impazzire il “sindachiello” di Amantea

VIDEO (https://www.facebook.com/messenger_media/?attachment_id=3818344038384786&message_id=mid.%24cAABa9L-TVgCaCkWur2T2QAWOx-Yf&thread_id=1577906795)

È diventato virale il video, apparso ieri in rete, della riunione convocata dalla Regione Calabria per discutere definitivamente riguardo la gestione dell’Ambito Territoriale Sociale numero 3 tra i sindaci del comprensorio amanteano. Un video che sta facendo il giro del mondo, ripreso da diverse testate giornalistiche, un video che sta facendo impazzire il “sindachiello” di Amantea e tutta la sua truppa perché spoglia completamente il Re rendendolo nudo davanti agli occhi della sua Città.

Precisiamo che si tratta di un video “rubato” perché ripreso da qualche buontempone presente in quella sala (precisiamo che oltre ai sindaci, erano presenti circa altre 20 persone non autorizzate tra dipendenti regionali, curiosi e qualche signore di passaggio).

Cerchiamo ora di fare un’analisi del filmato, dove emerge con forza una frase del sindaco di Amantea: “Cosa fa, mi minaccia?” rivolto da Pellegrino alla Dirigente del Dipartimento (cioè colei che Dirige il Dipartimento composto da oltre 200 dipendenti). Perché pone questa domanda? Semplice, perché la Dirigente ha confermato al sindaco che obbligatoriamente avrebbe dovuto “portare” ad approvazione gli Atti dell’Ambito a votazione in Consiglio, pena il commissariamento della posizione del Comune di Amantea in seno all’ATS 3 (ovvero, Amantea non avrebbe più contato nulla nelle scelte dei servizi socio assistenziali).

Ed è su questo punto che la vicenda assume del grottesco. Ad inizio riunione, il “sindachiello” (il quale si è presentato in ritardo alla riunione e non ricordava quale stanza e quale piano della Cittadella) è arrivato scortato dal “vero” sindaco della Città, l’esimio avvocato Osso, il quale presentandosi alla riunione come “avvocato” ha fatto drizzare le orecchie ai dirigenti regionali i quali hanno chiesto a Pellegrino del perché avesse portato “abusivamente” in riunione il proprio avvocato e lui, con tranquillità, ha risposto che l’avvocato Osso era li non come legale ma come assessore ai Servizi Sociali del Comune,

Bene…sapete cosa ha risposto la Dirigente? Finalmente conosciamo l’assessore Osso perché in quasi 3 anni di lavoro non ha mai presenziato ad una sola riunione in Regione rispetto ai suoi colleghi che sono sempre presenti per proteggere ed aiutare le proprie comunità. Già questo la dice lunga sul tono che Pellegrino voleva dare alla riunione convocata in Regione. Inoltre, gli altri sindaci presenti non hanno posto alcun veto alla presenza del “camerata” Osso, e hanno anche concesso facoltà di parola proprio a testimonianza dell’apertura di ragionamento con il Comune di Amantea.

Ma andiamo avanti, perché il bello arriva adesso. Dopo il solito sproloquio del sindaco, come sempre a dire che lui è un ottimo amministratore, che lui sta salvando Amantea, che lui è casto e puro, che lui lotta contro tutti eccetera, la Dirigente Regionale ha posto le condizioni per andare avanti, ovvero ha dato lettura del documento che lo stesso Pellegrino ha sottoscritto oltre 30 giorni or sono in cui “lui” dettava le condizioni per evitare litigi in seno all’ambito e qui, colpo di genio, Pellegrino cosa fa? Afferma con decisione: “Ho firmato quel documento ma non l’ho letto prima, quindi ritiro la firma!”.

Al di là delle risate generali di tutti i presenti, la cosa grave è quanto ha fatto notare un altro dirigente generale, ovvero: “Ma lei come Amministratore, firma i documenti per conto della sua Comunità senza leggerli?” e qui il “sindachiello”, con occhio languido e arrossato ha affermato che “lui” non è sempre attento ai documenti che sottoscrive: ecco perché ha bisogno dell’avvocato Osso.

Cerchiamo di capire: il sindaco di un Comune firma documenti ed ha bisogno dell’accompagnatore per comprenderli? Ma gli altri sindaci hanno la certificazione 104 con accompagnamento? Perché qua siamo al delirio più assoluto. Inoltre, dopo aver spazientito tutti, il Pellegrino ha un altro lampo di genio, ovvero incalzato dalle domande dei Dirigenti regionali e costretto ad ammettere che “lui sta facendo una guerra perché si sente emarginato” (è normale: litiga anche con se stesso allo specchio) risponde ad una domanda posta da un Dirigente, ed a questa risposta l’aula si fredda “Sindaco, ma lei sta facendo questa guerra per puntiglio personale? Oppure è qui per il bene della sua comunità?”… E lui: “Io sono qui per mio principio, perché io sono il più preparato a gestire l’Ambito 3 e quindi devo preservare il mio ruolo di presidente”…

A voi lettori, la giuste conclusioni. In ultimo, notizia appena giunta, Pellegrino vuole denunciare gli altri sindaci – ovviamente paga gli avvocati con i soldi del Comune (meno male che è in dissesto) -, e inoltre ha annunciato l’ennesima diretta sui social per questa sera dove annuncerà che c’è un disegno politico dietro a tutto ciò, con la complicità di Occhiuto, dei sindaci, dei poteri forti, della massoneria, del Vaticano e di tutte quelle persone deboli che in 3 anni non hanno avuto assistenza socio sanitaria perché lui voleva lo scettro del comando. Ma in tutto ciò, i sindacati dove sono? Ma in tutto ciò le varie associazioni di Amantea (Rotary, Lion’s, Fidapa, ecc….) dove sono? E la Charitas diocesana cosa fa? Aspettiamo che battano un colpo.