Cosenza è riuscita nell’ardua impresa di… offrire un Capodanno ad Achille Lauro nonostante sia un artista in picchiata di consensi e con storie al limite del grottesco che ne confermano ormai il declino costante. Iniziamo col raccontarvi quella dell’ultimo Capodanno – quello dell’anno che sta per lasciarci – clamorosamente saltato (per lui) a Roma, e quindi nella sua città…
Fonte: mowmag.com (https://mowmag.com/culture/achille-lauro-flop-di-capodanno-tra-biglietti-invenduti-e-concerto-saltato-all-ultimo-cos-e-successo-a-cinecitta-world-di-roma)
Avevamo lasciato Achille Lauro sul palco dell’Ariston, a torso nudo e pantaloni di pelle, rovesciarsi addosso l’acquasantiera con l’aria di chi si sta inventando qualcosa, a cantare (si fa per dire) la copia della sua stessa canzone di tre anni prima. Era il 2022, ultimo atto di una vita da popstar, quella che la Sony prima, e la Warner poi, forse sotto minaccia dei terroristi, gli concedevano mettendolo sotto contratto. Non sono storie nuove, l’uomo che non si è inventato da solo, come vuol farci credere nel dimenticabilissimo docu su Prime ritrovandosi senza produttori e manager mentore, vale a dire Boss Doms, Ferraguzzo e soprattutto Angelo Calculli, che l’ha inventato, è finito col culo per terra. A quel punto, se prima volava su Spotify e parlava di sé stesso “come uno che divide”, manco fosse Giorgia Soleri, poi si è imbucato al Festival di San Marino, per andare all’Eurovision, dove tra l’altro riuscì ad andare con l’aria di chi stava per conquistare l’universo, ma venne eliminato in totale scioltezza in cinque minuti scarsi, e anche a Sanremo in piazza, con l’aria di chi non è riuscito a entrare tra i Big. Non pago, di colpo si trova sul palco di LoveMi, quella megafesta di beneficenza di Fedez (che di questi tempi-Balocchi è tutto dire), in duetto con la solita Rose Villain su uno dei motivetti più irrilevanti degli ultimi tempi. Me ne frego (cit). Dal profetizzare quei sei San Siro consecutivi a non riempire neanche per il cenone di Capodanno il passo è (quasi) breve.


Per quale ragione, visto che aveva un concerto il 31 dicembre? Se dal principio s’ipotizzavano malumori con Guè, con cui non corre buon sangue, alla fine c’è chi ha svelato l’arcano, e sono i fan stessi: non ha venduto abbastanza biglietti. In parole povere, non ha raggiunto il numero minimo di vendite, nella sua città, Roma, per una festa di fine anno, e solo lui, visto che gli altri sono rimasti in piedi, persino l’ex marito della stellina di Non è la Rai è più richiesto (ve lo ricordate Pago, sì? Che almeno suona bene). A confermare gli organizzatori, che tramite mail hanno divulgato quanto successo a chi chiedeva. Che importa per chi aveva prenotato hotel, treno, aereo e speso soldi e tempo (sì, c’è il rimborso del biglietto, ma il resto?). Questa è la triste storia dell’ex Idol (immortale) trasformato in comparsa di ciò che era. Il solito bluff, prego. PS: a stretto giro di posta la seconda parte… Eccola qui: ACHILLE LAURO, DOV’E’ FINITA LA “RIVOLUZIONE”? (https://www.iacchite.blog/cosenza-achille-lauro-dove-finita-la-rivoluzione-canzoni-valore-di-mercato-x-factor-e-moda/)

1 – (continua)