“Cetraro. Giuseppe Aieta, il politico visionario”

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dalla pagina FB di Gabriella Filice, Cetraro

Ieri sera, nel suo intervento, Giuseppe Aieta ha messo in evidenza un approccio politico che guarda al futuro e si fonda sulla collaborazione tra generazioni. Ha sottolineato l’importanza di costruire una città e una regione più inclusive, dove non ci siano più divisioni politiche ma un’unione di esperienze. Ha parlato della necessità di mettere insieme le migliori risorse, dai professionisti ai giovani, senza contrapposizioni. La città deve risorgere grazie all’impegno condiviso di chi ha già dato tanto, come i centri per anziani, che rappresentano un esempio tangibile di come si possa combattere la solitudine e dare valore a ogni fase della vita.

Questa visione si ricollega strettamente al tema della valorizzazione dei giovani, soprattutto in Calabria. Aieta ha dimostrato, con il suo gesto di far parlare un ragazzo di 16 anni durante il suo discorso, che i giovani sono la linfa vitale per il cambiamento. La Calabria, infatti, ha bisogno di una classe dirigente che creda nei giovani, che li sostenga e li faccia sentire parte attiva della comunità. Non si può più permettere che il sud continui a perdere le sue eccellenze. A fronte della situazione che vediamo quotidianamente – dove tante donne giovani e neolaureate non trovano spazio nelle aziende, che le vedono più come una risorsa limitata a causa della maternità, piuttosto che un valore aggiunto – occorre una vera e propria rivoluzione culturale. Al nord, infatti, queste stesse donne vengono riconosciute come risorse, ma al sud vengono emarginate, costrette a cercare opportunità altrove.

Un altro messaggio forte che Aieta ha voluto trasmettere riguarda la condizione di un paese di mare come il nostro, dove non possiamo nemmeno acquistare il pesce fresco, una risorsa fondamentale. Ha enfatizzato come sia inaccettabile che, in una città che si affaccia sul mare, non si riesca a riattivare il mercato del pesce, essenziale per un porto turistico e peschereccio di grande valore. Questo è un simbolo di come, in molte occasioni, la Calabria non sfrutti appieno le sue risorse naturali e culturali, e di come la classe politica locale non possa permettere che tali opportunità vengano perse.
Aieta, con il suo impegno, dimostra che il futuro è dei giovani, e che sono proprio loro a poter guidare la politica verso un cambiamento. Non basta parlare di politiche per i giovani, bisogna dare loro spazio, visibilità e fiducia. È attraverso di loro che possiamo costruire una Calabria nuova, una Calabria che non perda più le sue eccellenze ma che le faccia crescere e fiorire, proprio qui, nella nostra terra.