L’Asp di Cosenza, tramite lo zerbino della sindaca squallida, Rosaria Succurro, il presidente del consiglio comunale, Peppino Bitonti, in qualità di referente dell’Asp, con una lettera indirizzata al “Comitato 18 gennaio” ha risposto ad una richiesta di conoscere il motivo per il quale i depuratori di tutta la città sversano direttamente nel fiume Neto, con una faccia tosta senza eguali affermando che i depuratori “funzionano regolarmente”. È veramente senza vergogna! Possibile che questo funzionario non ha mai visto che sono ormai tre anni che i depuratori non funzionano e scaricano continuamente melma nel fiume? Ci sono denunce ai carabinieri, denunce in procura, i carabinieri forestali sono stati allertati tantissime volte, ma basta semplicemente passare da quei posti per rendersi conto dello scempio. I carabinieri forestali hanno decine di denunce ma colpevolmente tacciono. La polizia locale fa finta di non vedere.
Lo stesso Bitonti è stato chiamato proprio quando i depuratori sversavano nel Neto. Lui non è mai intervenuto dicendo che non era presente in città. Una scusa evidente per non mettere nei guai la sindaca e Marco a ‘mbroglia.
E’ colpevole il silenzio tombale di Legambiente che certamente ha più colpa di tutti, non capiamo con quale faccia il dirigente Antonio Nicoletti vada in giro per il paese, si può mettere sotto i piedi così la propria dignità? E poi per cosa? Per favorire Marco mbroglia? Vergogna.
Nella città di Fiore la legalità non esiste più. Sono tutti asserviti al potere. Nessuno vede che si sta costruendo un asilo nido con i soldi del Pnrr sulle sponde del Neto. Ci sono ancora le luminarie di Natale accese. La gestione dell’acqua potabile è stata affidata ad una ditta esterna. L’amministrazione non fornisce la documentazione per la realizzazione di una ciclovia realizzata con il disegno delle biciclette sull’asfalto.
L’ospedale è ormai chiuso e ora chiede da una settimana un consiglio comunale ancora non convocato perché aspetta da Robertino e da Strafalaria qualche notizia per uscire dall’angolo. La città è allo stremo. I sangiovannesi non vedono l’ora di liberarsi da questa politica truffaldina che si è arricchita ai danni dei silani. A questa gente nulla interessa dei problemi della comunità, tanto loro vivono a Cosenza, loro hanno un solo interesse, che il bancomat comunale continui a funzionare, poi, la fogna può anche inquinare mezzo mondo, non è un problema loro ne tantomeno di Peppino Bitonti il quale viene pagato lautamente con soldi pubblici per salvaguardare la salute dei cittadini, ma a lui non frega niente, lui non sa minimamente cosa significa fare il proprio dovere, lui è un piccolo uomo che ha svenduto la sua dignità.