Cosenza, il capo della Squadra mobile: “Neonata vittima casuale ma la coppia è rimasta diverso tempo nella clinica”

La neonata sequestrata è stata una “vittima casuale” dal momento che “nessun contatto” è emerso “tra la famiglia della piccola e i coniugi” che sono stati sottoposti a fermo. Lo ha spiegato il capo della Squadra mobile di Cosenza Gabriele Presti nel corso della conferenza stampa di questa mattina in questura. Ricostruendo quanto accaduto, ha riferito che la donna fermata ha detto alla mamma della neonata di essere una “puericultrice e inoltre indossava la mascherina. Questo – ha aggiunto – ha fatto guadagnare tempo alla coppia”. Il poliziotto ha poi spiegato che “è oggetto di accertamento se abbia o meno bussato ad altre stanze ma di certo è rimasta diverso tempo all’interno” della struttura, e che ci sono “indagini anche per capire se avesse fatto sopralluoghi” nei giorni precedenti dopo che sarebbe emerso che ieri avrebbe stazionato per diverse ore nelle vicinanze della clinica. Riguardo alla figura del marito, Presti ha riferito che la “posizione è da stabilire, ma sicuramente era presente nel momento dell’atto”.