Siamo venuti a conoscenza della recente decisione, da parte della questura di Cosenza, di emettere due daspo nei confronti di alcuni cittadini cosentini, in seguito a pregiudizi che, a nostro avviso, non giustificano l’applicazione di una sanzione così severa.
In particolare, il daspo “fuori contesto”, introdotto nel 2019, rappresenta uno strumento attraverso il quale viene impedito l’accesso agli impianti sportivi a quei soggetti che, nei cinque anni precedenti, si siano resi responsabili di alcuni reati, anche se commessi totalmente al di fuori del contesto sportivo.
Lo scopo dichiarato sarebbe quello di impedire che quegli stessi soggetti possano reiterare presunti reati o dimostrarsi pericolosi durante le manifestazioni sportive.
L’applicazione di questo strumento appare come una vera e propria forzatura: si basa su pregiudizi e supposizioni e non è supportata da elementi oggettivi sufficienti a legittimare una sanzione che incide negativamente sulla vita delle persone coinvolte.
La misura rappresenta un restringimento della libertà personale di cittadini già giudicati in Tribunale. Questi daspo sono assolutamente fuori contesto, non rispondono all’esigenza di garantire la sicurezza pubblica ma mirano a stigmatizzare, in modo ingiustificato, persone che non hanno contribuito a creare situazioni di pericolo o disordine. Non vengono contestati fatti specifici, ma si valutano i precedenti.
Cosenza è spesso stata al centro di sperimentazioni di strumenti lesivi della libertà personale, in particolare contro cittadini che vivono del proprio lavoro e che non hanno cognomi importanti né “santi in paradiso”. Questa decisione rappresenta l’ennesima conferma di questa tendenza.
La questura di Cosenza è pronta a comminare questa misura ad altre 20 persone, liberi cittadini di questa città. Sarebbe una decisione scellerata che risponderebbe solo ad un desiderio di persecuzione.
I daspo “fuori contesto”, applicati direttamente dal personale di polizia e non all’esito di giusti processi, sono pericolosi e hanno come unico obiettivo quello di aumentare le tensioni in città. Chi ha questo obiettivo? Bisogna soddisfare le manie di persecuzione del presidente del Cosenza Guarascio contro la contestazione cittadina?
Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà a Gianluca e Fringuello e ci aspettiamo che si ponga un freno immediato a questo strumento, garantendo i legittimi diritti di tutti e tutte.
La Base Cosenza