I sangiovannesi sono tornati nuovamente in piazza per rivendicare una sanità che possa garantire ad una comunità di montagna di viverci senza la paura di morire.
A distanza di quasi un mese dalla scomparsa di Serafino Congi, morto sulla statale 107 mentre lo stavano portando all’ospedale di Cosenza dopo aver atteso per ben tre ore nel pronto soccorso un’ambulanza medicalizza, nulla è cambiato. Ieri la gente ha gridato nuovamente la richiesta di medici e mezzi per garantire l’emergenza-urgenza che ancora oggi non garantisce i cittadini di Fiore.
La sindaca, i capogruppo consiliare nel pomeriggio di ieri hanno incontrato il direttore generale dell’Asp di Cosenza, Antonello Graziano, più comunemente conosciuto come Strafalaria.
La sindaca bugiarda, come è suo solito, al posto di recarsi in piazza davanti i suoi concittadini ha preferito il solito video con annunci senza costrutto. Ha annunciato che il reparto di medicina avrà 20 posti. Per dire il vero li aveva da sempre l’ospedale cittadino. Con la sua amministrazione sono scesi a dieci. Ha annunciato l’arrivo di altri medici da febbraio. Sempre in questo video ha comunicato che arriveranno degli specialisti che erano presenti e che sono andati via sotto la sua sindacatura. Ha detto che si celebrerà un consiglio comunale il prossimo 7 febbraio. Non ha specificato se sarà aperto alle associazioni e alle organizzazioni sindacali. Nemmeno una parola sulla questione vera: l’emergenza-urgenza. Praticamente solo parole al vento. Un’altra presa in giro che non è andata giù al comitato e per questo l’hanno attaccata duramente.
La città è stanca della solita solfa e tutti chiedono fatti e non parole.
La gente si chiede: come mai non si parla con il commissario Occhiuto? Non si vuole disturbare il manovratore?
Il 4 febbraio, ad un mese dalla scomparsa di Serafino è stata annunciata una manifestazione davanti la sede dell’Asp di via Alimena a Cosenza. Insomma, la protesta non si ferma.