COMUNICATO STAMPA ITALIA NOSTRA SEZIONE ALTO TIRRENO COSENTINO
Praia a Mare: Tamerici capitozzate e Pini abbattuti.
Abbiamo protestato per la capitozzatura delle Tamerici del Lungomare di Praia a Mare, vietata dalla recente legge regionale n. 7/2024, e da altre disposizioni normative del Ministero dell’Ambiente, che non si vogliono evidentemente applicare. Abbiamo protestato per l’abbattimento a Praia a Mare finora di oltre 20 grandi piante di pini in aree pubbliche che a quanto pare non avevano subito alcun danno dal forte vento delle settimane passate, e non ci riferiamo a quelle danneggiate e eliminate. Nessuno ha spiegato il perché del loro abbattimento a noi ed alla comunità : non si abbattono tanti alberi, contemporaneamente, sono un danno evidente all’ambiente ed al paesaggio urbano se non per seri motivi e a seguito anche di una approfondita, in questo caso , verifica strumentale di instabilità che avrebbe dovuto riguardare nello stesso momento e luoghi diversi non uno ma decine di alberi….
Vorremmo dunque che vi fosse trasparenza e sapere il motivo di tutti questi abbattimenti e del perché non è stata rispettata la legge regionale in materia di potatura e quindi di tutela del Verde pubblico.
I Pini ormai sono stati abbattuti e non potranno per miracolo ricomparire, anzi già potrebbero essere legna da ardere in qualche sito.
Ma che almeno il comune rispetti ciò che è lo stesso ha approvato in consiglio comunale. Ci riferiamo al regolamento edilizio che, all’articolo 20, come abbiamo in altre occasioni richiesto, prescrive che nelle aree pubbliche e private, per ogni albero abbattuto vengano reimpiantate tre piante adulte. Verrà fatto? Finora, in altre occasioni simili malgrado la nostra richiesta formale, non è mai avvenuto. Inutile rifarla , lo sanno benissimo.
Tutti voi comprenderete che stiamo semplicemente facendo il nostro dovere in difesa del verde pubblico e dell’ambiente sollecitando i poteri pubblici a rispettare quelle leggi e quei regolamenti a cui noi abbiamo la possibilità di appellarci, per chiedere non favori ma cose dovute.