“Montalto. Il bando per la nomina del garante dei diritti dei disabili è un’offesa e un paradosso per tutti”

Con la determina numero 11 del 26/02/2025, avente per oggetto nomina di garante dei diritti delle persone con disabilità, il Comune di Montalto Uffugo ha approvato un avviso pubblico per coprire questo importante e fondamentale tassello a tutela delle persone più fragili. Dal punto di vista etico la funzione del garante costituisce un elemento di civiltà a salvaguardia del diritto alla salute, costituzionalmente garantito. Senza, volutamente, entrare in una disquisizione sulla qualità della sanità nella nostra martoriata regione e senza dilungarsi sulla elencazione e sull’ impegno che come partito, insieme ad altre organizzazioni, stiamo sollecitando in decine di iniziative a difesa della sanità pubblica e al diritto universale alla assistenza sanitaria la nostra attenzione desidera rivolgere lo sguardo sui criteri per la selezione della figura che, nel territorio comunale, dovrà essere punto di riferimento per le tutti i soggetti con disabilita. Leggendo i requisiti richiesti non possiamo, intanto, non osservare come sia paradossale (quasi un ossimoro) il fatto che sia richiesta la idoneità fisica al candidato.

Cosa significa il concetto di idoneità fisica? Sono esclusi i soggetti che hanno difficoltà con le attività motorie? Questo ovviamente rappresenta una discriminante per tutti i soggetti “con eventuali patologie’. Trattandosi del garante dei diritti dei soggetti con disabilità a priori si esclude la possibilità a concorrere se non si è perfettamente “sani”.
Continuando, sempre nel bando notiamo come per i titoli di accesso accademici sia data una diversa valutazione fra formazione scientifica ed umanistica. Perché? Inoltre per quale ragione non si legge per esempio dei titoli per materie socio- psico – pedagogiche e in generale per altri titoli di studio?

In aggiunta a ciò una importanza fondamentale viene data alla esperienza nella gestione delle emergenze. A quali emergenze si fa riferimento? Se esiste una emergenza, una calamità, persino un conflitto noi crediamo che si vada oltre le specifiche competenze del garante? Immaginiamo, in casi estremi esercito, pompieri protezione civile ecc. Non comprendiamo ancora cosa si intenda per attività si sensibilizzazione nelle scuole e in che modo si esplicita la esperienza nel soccorso in senso lato. Forse abbiamo un’idea un tantino più pragmatica della figura e delle competenze del garante. Forse la esperienza nel terzo settore, nella gestione certificata e datata del lavoro con soggetti con disabilità potrebbero rappresentare appunto una “garanzia” maggiore per il soggetto che verrà ritenuto idoneo. Fermo restando che non si tratta di un incarico che preveda una retribuzione, al netto di eventuali rimborsi preventivamente autorizzati dall’ ente, riteniamo che questo bando, per come è stato formulato, sconfini in altro. In altri termini nasconda condizioni che poco calzano con la figura del garante. Proprio perché riteniamo importantissimo dal punto di vista simbolico il ruolo del garante ci troviamo costretti a dissentire e a chiedere correttivi ai criteri indicati. Per tutte le ragioni sopra elencate i requisiti che danno maggiore punteggio sono connessi a ruoli operativi che, come già ricordato richiedono idoneità fisica, con la esclusione di tutta una platea con disabilita. La nostra idea di garante dei diritti dei soggetti più fragili parte dal presupposto che la comprovata esperienza debba ricadere nel campo della disabilita e non della protezione civile e della difesa civica di cui si occupano altri settori dello stato.

Circolo di Sinistra Italiana – Montalto Uffugo