Regione Calabria. Affidamenti senza gara: assegnati 64mila euro a due agenzie di stampa

di Mimmo Famularo

Fonte: Calabria7 (https://calabria7.news/politica/affidamenti-senza-gara-alla-regione-calabria-assegnati-64mila-euro-a-due-agenzie-di-stampa/)

La Regione Calabria ha affidato senza gara pubblica due contratti per i servizi di informazione istituzionale, per un valore complessivo di 64.202 euro. Le risorse sono state destinate a Data Stampa Srl e Com.E’ Comunicazione & Editoria Srl attraverso una procedura di affidamento diretto, senza coinvolgere altri operatori del settore.

L’assegnazione senza una selezione pubblica solleva interrogativi sulla trasparenza del processo, sull’opportunità di una maggiore concorrenza e sulle modalità con cui vengono individuati i soggetti incaricati di gestire la comunicazione istituzionale regionale.

I dettagli degli affidamenti

I due contratti sono stati assegnati nel seguente modo: 39.202 euro a Data Stampa Srl, società specializzata nel monitoraggio dei media e nell’analisi delle informazioni provenienti da stampa, televisione, radio e web mentre 25.000 euro finiranno nelle casse di Com.E’ Comunicazione & Editoria Srl, editrice dell’agenzia di stampa Dire, incaricata di garantire un flusso informativo costante per gli organi della Regione.

L’operazione è avvenuta attraverso affidamento diretto, una modalità prevista dal Codice degli appalti per importi inferiori a 140.000 euro, che consente alle amministrazioni di procedere senza una gara aperta. Tuttavia, questa pratica è stata oggetto di critiche, poiché riduce la possibilità di confronto tra più offerte e limita la concorrenza.

Criteri di scelta e assenza di gara pubblica

L’assegnazione dei contratti è stata motivata con la necessità di garantire un aggiornamento costante sugli avvenimenti di interesse per la Regione e i suoi rappresentanti. Tuttavia, alcuni interrogativi restano aperti: perché non è stata aperta una selezione pubblica? Sono stati presi in considerazione altri operatori?

La Data Stampa Srl è un’azienda consolidata nel settore, con un’esperienza pluriennale nella fornitura di servizi di monitoraggio e analisi mediatica per enti pubblici e privati. Quali altri fornitori avrebbero potuto offrire condizioni migliori o servizi più competitivi?

Nel caso di Com.E’ Comunicazione & Editoria Srl, l’assegnazione è avvenuta in un contesto già segnato da polemiche sul ruolo dell’agenzia Dire. In un settore strategico come quello dell’informazione istituzionale, quali garanzie sono state fornite sulla neutralità del servizio?

Affidamenti diretti: una scelta di efficienza o di convenienza?

L’affidamento diretto è una prassi diffusa nella pubblica amministrazione, giustificata dall’esigenza di velocizzare le procedure ed evitare lungaggini burocratiche. Questo strumento consente di selezionare rapidamente fornitori con esperienza e competenze specifiche. Tuttavia, vi sono anche aspetti critici come la mancanza di confronto tra più offerte, con il rischio di costi superiori alla media di mercato; la scarsa trasparenza nella selezione dei fornitori, che potrebbe favorire rapporti consolidati anziché una valutazione obiettiva delle proposte e possibili squilibri nella comunicazione istituzionale, se i soggetti incaricati non garantiscono un’informazione pluralista.

In questo contesto, la Regione Calabria ha ritenuto che l’affidamento diretto fosse la soluzione più efficace per garantire il servizio. Tuttavia, rimane aperta la questione su quali criteri siano stati adottati per valutare la convenienza economica e la qualità delle prestazioni offerte.

Una questione di trasparenza e pluralismo

La gestione dell’informazione istituzionale è un aspetto delicato per ogni amministrazione pubblica. In un contesto in cui la trasparenza e la concorrenza dovrebbero essere principi guida, la scelta di procedere senza una gara pubblica merita un approfondimento. Sarebbe stato possibile aprire un bando, coinvolgendo più operatori e garantendo una maggiore competitività e pluralità dell’informazione? Quali garanzie offre la Regione Calabria sull’equilibrio nella gestione del servizio affidato? L’uso dell’affidamento diretto in ambito comunicativo è una prassi che potrebbe suscitare ulteriori riflessioni, anche in ottica nazionale, su come vengono assegnate le risorse pubbliche nel settore dell’informazione e della comunicazione istituzionale.