COMUNICATO STAMPA ITALIA NOSTRA SEZIONE ALTO TIRRENO COSENTINO
Gigli di Mare schiacciati in violazione dell’ Ordinanza Balneare
Il sindaco del comune di Praia a Mare ha emanato l’ Ordinanza Balneare numero 12 in data 30 gennaio 2025.
Al punto C/2 leggiamo che il comune adotta tutte le azioni necessarie a garantire la corretta fruizione del pubblico nel rispetto delle esigenze di tutela ambientale. A tale riguardo si specifica nell’Ordinanza che sul litorale di Praia a Mare cresce spontaneamente il Giglio di Mare una specie inserita dal Ministero dell’Ambiente tra le specie vegetali protette e ricomprese nell’elenco di cui alla legge regionale numero 47/2009. Di conseguenza è proibito il calpestio delle piante nonché gettare i rifiuti in prossimità delle medesime o nelle aree che possono essere terreno di fioritura del Giglio di Mare. Per le violazioni si applicano sanzioni amministrative da un minimo di 500 a un massimo di 10.000 euro per ciascuna pianta o esemplare interessato.
Si tratta di capire ora se tale tutela venga effettivamente praticata o è destinata a restare solo sulla carta.
Infatti, nel tratto di spiaggia sottostante l’ex Ondasud, i Gigli di Mare, altro che essere calpestati, sono stati addirittura schiacciati da mezzi pesanti come si vede dalla documentazione che alleghiamo.
Il sindaco demanda il controllo e la verifica della corretta attuazione delle disposizioni contenute nell’ordinanza al comando di Polizia Locale, alle Forze dell’Ordine nonché a tutti i soggetti istituzionali preposti.
Noi auspichiamo che questi controlli se fatti, più che all’ applicazioni di sanzioni che pure sono previste , servano soprattutto a far crescere negli confronti degli utilizzatori del Demanio pubblico una maggiore coscienza del rispetto dell’ambiente e della sua biodiversità .
Certamente sono utili le giornate ecologiche per la pulizia delle aree con gigli di mare. Ma per la loro effettiva difesa servono provvedimenti concreti ed incisivi che il comune se effettivamente vuole tutelare questa specie di alto valore naturalistico non può non attuare. Ci riferiamo ad un minimo di segnaletica che impedisca in alcuni punti l’accesso e il transito a mezzi pesanti e cingolati,e al posizionamento di semplici delimitazioni (paletti e corda) soprattutto nelle aree più sensibili, per esempio in corrispondenza di rimessaggi, dove, come è stato segnalato e denunciato si sono verificati sbancamenti, livellamenti e quant’altro con ruspe entrando in aree non in concessione.
Se c’è vera volontà di tutela, questo va fatto al più presto altrimenti le intenzioni verranno intese di altro segno.