(False) promesse (Sciocco) fanatismo e (Finta) antipolitica
….. A Crotone, la partenza della stagione estiva è ostacolata da un ostacolo tanto semplice quanto paradossale: l’assenza del personale all’Ufficio Demanio del Comune. Inizio questa mia riflessione utilizzando quella che, all’apparenza, sembra essere una tautologia mentre, nel caso di specie, è la verità.
Invero, alcun impedimento avrebbe dovuto frapporsi in occasione dell’avvio della stagione estiva né tantomeno l’assenza del personale dell’Ufficio Demanio del comune se non fosse per un ostacolo difficilmente superabile rappresentato dall’Amministrazione comunale in carica.
Un fardello politico amministrativo, che, seppur scelto e voluto dai cittadini, sebbene con l’inganno del cambiamento e del rinnovamento mai avvenuto e con la riproposizione dei vizi della vecchia e vituperata politica, sta impedendo alla città di avviare un necessario e profondo processo di trasformazione. A partire dalla modernizzazione e digitalizzazione della pubblica amministrazione e fino ad arrivare ad un piano di sviluppo, di rilancio e di riavvio economico della città e del territorio, che, sciaguratamente, con questo sindaco e con questa maggioranza, nel tempo allargatasi con artifici inspiegati e inspiegabili, sono fermi al palo.
Si è perso e si continua a perdere tempo nel pavoneggiarsi per via di discutibili successi, inaugurazioni farlocche e prive di respiro strategico utilizzando poco e male il PNRR in quanto finalizzato, lo ricordo al sindaco ma ancor di più all’assessore ai progetti (per nulla) complessi, a trasformare il territorio e non ad imbellettarlo con una realizzazione multipla di campetti sportivi che, lo rimarco, a futura memoria, sarà difficilissimo gestire e non solo sul piano economico e finanziario.
Tralasciando ogni considerazione in merito ad altre problematiche: dall’acclarato inquinamento ambientale aggravatosi a causa del “comodo immobilismo” di un sindaco, il quale, dopo ben cinque anni, si è nuovamente affidato al giudice di turno affinché gli tolga le castagne del fuoco; al “vergognoso deturpamento” del progetto originario dell’Antica Kroton, di cui purtroppo bisognerebbe informare l’opinione pubblica perché comprenda fino in fondo come sia stata svilita un’opera ambiziosa che avrebbe cambiato il volto della città, per finire allo “scandalo” Congesi, di cui è comprovata la responsabilità di sindaco, vice sindaco e assessore al bilancio.
Non senza trascurare le imponenti risorse perse relative al progetto Pinqua e il rischio concreto di perdere 5.8 milioni del PNRR per il promontorio Lacinio, come denunciato nei giorni scorsi dal consigliere comunale Enrico Pedace.
E, infine, con un rischio aggiuntivo, ormai più che probabile, che gli imprenditori del settore turistico non solo non potranno allungare la stagione estiva – per come programmato e pianificato, in tempo e con solerzia, dalla regione Calabria – ma forse partiranno con notevole ritardo rispetto al passato. Situazione, questa, fortemente rischiosa per la già debole e fragile economia del settore, che, in questo momento, dopo la dismissione industriale, rappresenta una parte non marginale del sistema produttivo crotonese composto, per lo più, da giovani e intraprendenti imprenditori.
Non credo ci sia altro da aggiungere. I fatti, il più delle volte, dicono molto più delle parole.
P.S. vengo a conoscenza che, ieri mattina, la Giunta comunale ha approvato la deliberazione n. 191 avente ad oggetto: Adeguamento alle nuove disposizioni normative in materia di concessioni demaniali marittime ricadenti nel comune di Crotone. Legge 118/2022 modificata e integrata dalla legge 166/2024 – Atto di indirizzo”, pertanto, la problematica riguardante gli imprenditori del settore turistico balneare dovrebbe ritenersi superata. Ne prendo atto, per il resto confermo in toto le considerazioni sopra esposte.
Capogruppo Forza Italia
Antonio Manica